Capcom ha pubblicato ormai da qualche giorno la demo di Resident Evil 3 Remake su tutte le piattaforme di riferimento, in modo da darci un’idea di cosa ci aspetta in questo atteso titolo. Anche noi abbiamo avuto modo di provare la Raccoon City Demo ed ecco quindi le nostre impressioni, oltre ad un confronto con il titolo originale del 1999.
Di nuovo per le strade di Raccoon City
La Raccoon City Demo di Resident Evil 3 Remake ci riporta, proprio come il titolo originale, per le strade della celeberrima cittadina americana sede della Umbrella Corporation. Nei panni di Jill Valentine ci ritroviamo, nostro malgrado, a collaborare con le forze della UBCS, mercenari al soldo della stessa Umbrella, nel tentativo dimettere in salvo i pochi sopravvissuti all’epidemia zombie scatenata in città dal T-Virus.
Ci ritroveremo così ad affrontare le orde di non-morti e gli altri letali pericoli della città per cercare, guidati via radio da Carlos Oliveira, improbabile e indesiderato alleato il quale ci guiderà per i vicoli di Raccoon City nel tentativo di far funzionare la metropolitana contenente i superstiti.
Questa è la fase iniziale del gioco che ci viene proposta in questa demo, la quale ci permette di saggiare la solidità del lavoro svolto da Capcom su questo remake, sulla falsariga di quello di Resident Evil 2 uscito poco più di un anno fa.
Squadra che vince non si cambia, o quasi
Ovviamente i punti in comune tra Resident Evil 3 Remake e il precedente episodio sono molti ed evidentissimi, inutile negare che l’impianto ludico sia il medesimo, ma questa nuova iterazione del brand già dalla demo comincia a farci vedere qualche lieve modifica ed evoluzione della formula.
Il più semplice affinamento del gameplay che possiamo notare riguarda la raccolta degli oggetti, resa più veloce e dinamica rispetto a quanto visto in Resident Evil 2: infatti solamente la prima volta che raccoglieremo un oggetto mai trovato prima ci comparirà il pop-up con immagine e descrizione dello stesso.
Dalla seconda volta in poi che troveremo il medesimo oggetto (sia esso una piantina di cura, una scatola di proiettili e così via) basterà premere il tasto azione e la raccolta sarà automatica e non spezzerà l’azione, mantenendo un certo dinamismo e continuità al gameplay.
Una novità certamente più importante riguarda invece l’introduzione delle schivate: sarà possibile infatti mentre ci muoveremo, sia camminando che correndo, effettuare tramite l’apposito tasto una schivata che, se eseguita al momento giusto in prossimità dei nemici intenti ad attaccarci, ci permetterà di evitare la loro presa e quindi muoverci più agevolmente facendo lo slalom tra gli zombie.
Un’evoluzione della formula originale che certamente modificherà l’approccio all’avventura, dove in Resident Evil 2 in certi corridoi stretti era quasi impossibile evitare lo scontro con le creature, in questo nuovo remake potremo, previa la giusta abilità nello schivare, organizzare strategie di approccio differenti in ogni situazione.
Scappa scappa, c’è il Nemesis!
Quando si parla di Resident Evil 3 non si può certo evitare di tirare in ballo il vero co-protagonista del gioco (Carlos levati proprio): il Nemesis, un Tyrant evoluto e modificato dalla Umbrella per programmarlo a dare la caccia ai membri della S.T.A.R.S. sopravvissuti, il quale ovviamente vede nella nostra Jill la preda perfetta per la sua missione.
Il Nemesis di Resident Evil 3 Remake sin dalla demo appare decisamente evoluto a livello di IA e comportamento, ed il modo in cui ci rallenta la fuga catturandoci con i suoi tentacoli, sfruttandoli inoltre per compiere poderosi salti e tagliarci la strada, promette momenti di panico puro nel gioco completo.
Siamo certi che l’evoluzione messa in atto per questo iconico nemico sarà uno dei punti fondamentali dell’intera esperienza di gioco, fuggire da Nemesis con questo nuovo gameplay, così come affrontarlo con le armi adatte, sarà estenuante ma appagante come poche cose.
Non mancano ovviamente poi le safe room, che comeda tradizione ci permettono di riprendere un po’ di fiato e riorganizzarci tramite i bauli presenti, oltre che salvare la partita (opzione non presente nella demo per ovvi motivi).
Da Raccoon a Raccoon
Ora vogliamo però soffermarci ad analizzare, per quanto possibile dalla sola demo, le differenze tra questo Resident Evil 3 Remake e l’originale RE3 del 1999, in termini sia visivi che di gameplay.
Indubbiamente il colpo d’occhio è come ovvio che sia notevolmente diverso, il RE Engine che muove il remake fa un lavoro egregio (come già visto in RE2) nel consegnarci una Raccoon City dettagliatissima ed in linea con le moderne tecnologie.
Notiamo però con piacere che l’atmosfera è rimasta invariata, nonostante il cambio di telecamera, il mondo completamente poligonale che ci circonda e i 21 anni trascorsi tra originale e remake, si respira la stessa aria di allora, quella tensione data dalla frenesia di dover fuggire dalla città ormai sull’orlo del collasso, braccati dall’onnipresente Nemesis, che oggi come allora toglie il fiato ogni volta che compare sullo schermo
Anche il gameplay aggiornato riflette la filosofia del titolo originale, adattandosi agli stilemi moderni senza però rinunciare alle meccaniche classiche, esattamente come il suo predecessore: enigmi ambientali, chiavi e combinazioni da trovare sono oggi presenti come allora, unite ad un gunplay da third person shooter ben studiato e calibrato.
Per concludere ci sentiamo di dire che, alla luce di quanto visto da questa Raccoon City Demo, anche questo nuovo remake si preannuncia come un successo annunciato, grazie alla cura ed il rispetto per atmosfere ed elementi classici uniti ad un comparto tecnico e ludico davvero da tripla A.
In attesa di poter mettere le mani sulla versione completa di Resident Evil 3 Remake, prevista per il 3 aprile 2020 su PC, Playstation 4 ed Xbox One, vi invitiamo a seguirci su Nerdpool per ulteriori novità e approfondimenti.
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