NerdPool.it Anime Senua's Saga: Hellblade II - La nostra recensione

Senua’s Saga: Hellblade II – La nostra recensione

I ragazzi di Ninja Theory hanno nuovamente fatto centro riprendendo in mano un titolo eccezionale per il suo genere unico come Hellblade: Senua’s Sacrifice e donandogli un “sequel“, Senua’s Saga: Hellblade II, che è riuscito in modo ancora più impressionante ad approfondire una tematica troppo spesso “nascosta sotto il tappeto” dalla società, miscelandola con la mitologia norrena e usando sapientemente grafica ed audio con un risultato finale che è un dritto allo stomaco.

Per un gioco del genere e per la tematica trattata non mi limiterò alla recensione in stile classica, ma cercherò, senza svelare nulla, di darvi l’idea del potenziale del gioco, che dico già da subito, è solo per gente che sa a cosa sta per giocare.

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L’oscurità dentro

Anche in Senua’s Saga: Hellblade II il fulcro della storia si basa un un disturbo spesso difficile da identificare dall’esterno: La psicosi.
Questo è un disturbo mentale poco noto ai più, che difficilmente presenta manifestazioni fisiche evidenti, il che la rende difficile da comprendere per chi non ne soffre e per chi gli sta intorno.
I sintomi principali sono allucinazioni e deliri, che rendono difficile distinguere tra ciò che avviene nella propria mente e la realtà.
Anche in questo capitolo Ninja Theory ha trattato questo tema con grande serietà, collaborando con esperti del settore e con persone affette da questo disturbo, per rappresentarlo in modo credibile nel gioco, creando una nuova avventura immersiva nel mondo mentale di Senua.

Della storia vi dirò solo che dopo aver affrontato i propri tormenti ed il lutto, Senua decide di andare alla ricerca degli schiavisti che hanno distrutto il suo villaggio, ucciso il suo amore e contaminato la sua terra.

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Frammenti di realtà

Il gioco esplora nuovamente la lotta interiore di Senua contro le sue paure e oscurità, accompagnata sempre dalle voci delle Furie.
Il gioco mantiene terza persona con una visuale ravvicinata a destra.
La progressione è sempre lineare.
Il gameplay include combattimenti, che rimangono un’aggiunta al corollario del gioco, e la riproposizione di puzzle ambientali sapientemente integrati nella narrazione, richiedendo anche brevi esplorarazioni degli l’ambienti per trovare indizi ed arrivare alla soluzione.
In questo nuovo viaggio ci sarà una nuova voce che continuerà a gettare sconforto sulla nostra giovane guerriera, mettendo tutto in discussione e rendendo ancora più pesante il fardello che si porta dentro.

Come detto in precedenza, ci sono alcune fasi di combattimento contro creature violente che sembrano rappresentare la volontà di sforzarsi a superare la paura.
Lo stile ricorda quello del primo capitolo, con scontri in sequenza uno contro uno.
Le opzioni che ci vengono fornite sono schivata, attaccoleggero e pesante, con la possibilità di rallentare il tempo rilasciando un bagliore di luce, disponibile dopo aver evitato o colpito abbastanza volte.
La difficoltà è modificabile in qualsiasi momento, con la solita opzione “Auto” che si adatta alle proprie prestazioni.

Regia superba

La narrazione è come sempre di pregio: la recitazione della protagonista, la qualità delle voci e dei dialoghi sono eccellenti; gli scontri e i momenti cruciali sono accompagnati da urla e conversazioni che aumentano l’empatia con Senua.
La sapiente scelta delle sequenze visive e soprattutto delle tracce audio costruisce in modo estremamente dettagliato il tormento interiore, la pesantezza e lo strazio lacerante che la malattia esercita sulla nostra Senua.
Come suggerito anche dal team si consiglia di giocare solo con le cuffie per apprezzare le magie ed il realismo dell’audio binaurale, il bellissimo doppiaggio in inglese e le sfaccettature delle voci nella testa di Senua, che restituiscono un’immersione estremamente profonda e avvolgente.

Conclusioni

Senua’s Saga: Hellblade II offre momenti esaltanti e di estrema tensione quasi horror, permettendo di vivere quasi in prima persona i tormenti mentali di Senua.
E’ un nuovo viaggio all’interno delle parti più oscure dell’animo umano e di una malattia terribile, un marciume che corrode ulteriormente la mente di Senua, fino ad un finale che pone una misera luce sui progressi psicologici della protagonista e mostra ancora una volta come la percezione possa differire dalla realtà oggettiva.

Mi permetto alcuni piccoli consigli:
il primo in assoluto è rendersi conto di che gioco sia Hellblade II: non è la classica avventura dove si attraversano mondi combattendo epiche battaglie e diventando i campioni del regno.
No, comunque finisca il gioco si esce a pezzi e ogni secondo è una lotta impari contro demoni interiori che non ci lasciano quasi mai vincere.
Ninja Theory ha fatto un lavoro magistrale per affrontare ancora una volta un tema così delicato, quindi siate consci del gioco che è e di cosa vuole raccontare prima di prenderlo per poi dire “che schifezza!”.
Altro consiglio è giocare, se non lo avete già fatto, il primo capitolo in modo da poter apprezzare ancora di più la narrativa e le scelte fatte dietro Hellblade II.

Buona partita a tutti!


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IN BREVE

Con la decisione di affrontare nuovamente una tematica così delicata inserendola in un gioco, Ninja Theory miscela in modo sapiente folklore e follia in una narrazione di effetto ampliata da scelte grafiche e audio che ne aumentano l'immersività. Sicuramente da avere in collezione
Con la decisione di affrontare nuovamente una tematica così delicata inserendola in un gioco, Ninja Theory miscela in modo sapiente folklore e follia in una narrazione di effetto ampliata da scelte grafiche e audio che ne aumentano l'immersività. Sicuramente da avere in collezioneSenua's Saga: Hellblade II - La nostra recensione