Spawn Pistolero 1 – Recensione

Il nuovo titolo, forse il più atteso dai fan di Todd McFarlane, Guslinger Spawn, arriva anche in Italia con un primo ciclo di di storie che segue quanto già raccontato del pistolero sulle pagine di Spawn e Re Spawn. Comparso per la prima volta nel 2002 su Spawn 119, disegnato da Angel Medina e scritto da Todd McFarlane e Brian Holguin.

La versione del personaggio che trovate qui è tuttavia diversa da quella, il nostro pistolero si chiama Javier Sanchez ed è spuntato fuori recentemente dallo squarcio temporale-dimensionale ottenuto da Al Simmons facendo detonare la forza Spawn allo scopo di disfarsi dei suoi nemici.

L’idea di uno Spawn con un’estetica a tema western si presta a storie molto interessanti. E non c’è dubbio che in questo numero ci siano alcune idee molto interessanti, tra cui il concetto di un pistolero soprannaturale. La sceneggiatura di McFarlane crea anche un legame tra Taylor e Spawn. Il pistolero finisce per salvare la vita di Taylor che insegna a Spawn concetti moderni come la benzina e Google.

L’arte di Booth è degna di nota con i suoi corpi allampanati e un’espressione di noiosa sorpresa. Spawn è all’altezza del suo nome e indossa uno spolverino rosso sangue al posto del caratteristico mantello di Spawn e ha cinture d’arma da fuoco che gli cingono la vita e le gambe. La tavolozza di colori più scura aiuta a rendere più evidenti gli elementi horror dell’albo, con il pistolero che possiede persino gli stessi balloon di parole bordati di grigio dello Spawn originale.

Gunslinger Spawn #1 dà a uno dei personaggi più popolari della mitologia di Spawn un titolo tutto suo, privilegiando lo stile rispetto alla sostanza. I fan di Spawn lo apprezzeranno senza dubbio, anche se altri lettori potrebbero preferire gli altri titoli di Spawn.

Proprio come il pistolero, Todd McFarlane è armato di un talento incredibile che dà vita a solide storie che portano il pistolero Spawn in epoche diverse, alle prese con vari mali. L’intero team creativo brilla in ogni pagina del volume, ma l’arte è il pezzo forte. Questo non vuol dire che la scrittura non sia di alto livello, anzi con la narrazione, questo volume e’ davvero un ottimo insieme tra storia e disegni.