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Tarantino la filmografia – Jackie Brown, il film meno amato

Quarto capitolo della filmografia del regista

Dopo un po’ di tempo rieccoci qui con la filmografia di uno dei migliori registi contemporanei: Quentin Tarantino.
Oggi parliamo del terzo film del regista: Jackie Brown.

La pellicola è tratta dal romanzo Rum Punch di Elmore Leonard. 
Robert Foster, grazie all’opera ha ricevuto la nomination agli Oscar del ’98 come miglior attore non protagonista.

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Il film non ebbe un buon responso da parte del pubblico e della critica, abituati a vedere ben altro dopo Le Iene e Pulp Fiction. In un classico film poliziesco, con una struttura sequenziale, il film non si sbilancia rimanendo negli spazi grigi, cosa abbastanza inaspettata per uno come Tarantino.

La trama

In una Los Angeles  di fine anni ’90 sotto il terrore delle gang locali, in pieno conflitto east side-west side, una hostess ormai non più così giovane, Jackie Brown, cerca di sopravvivere come può.
Fermata all’aeroporto da due agenti della polizia, scopriamo che la hostess altro non è che un corriere per un trafficante d’armi di nome Ordell Robbie.

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Jackie Brown

Un suo scagnozzo lo chiama dal carcere chiedendo di essere liberato. Il mercante decide quindi di rivolgersi a Max Cherry, un garante di cauzioni. Liberato Beamount (questo il nome dello sgherro), Ordell lo convince a coprirgli le spalle durante un affare. Appena il ragazzo abbassa la difesa, il trafficante lo fa fuori.

Scopriamo dunque che Jackie è finita in manette proprio per la soffiata del tirapiedi. 
Ordell, fidandosi ancora di lei, le affida un incarico. La ragazza però cerca di fregarlo. Inizierà quindi un inseguimento che ha come obiettivo proprio la ragazza.

Curiosità su Jackie Brown

Nonostante il film sia tratto da un libro, Tarantino, ci mette comunque il suo zampino. Jackie Bruke (questo il vero cognome della protagonista), nella controparte letteraria, è descritta come una giovane ragazza bionda e dalla pelle candida. Nel film, invece, la protagonista è afroamericana. Oggi si parlerebbe di politically correct, ma il regista ha dichiarato di averlo fatto solo per poter lavorare con Pam Grier, alla quale è attribuibile anche il cognome Brown (Foxi Brown era un vecchio ruolo della Grier).

L’espressione dura dell’attrice protagonista non le ha permesso di ottenere ottenere la parte di Jody (moglie di Eric Stolz, il pugile) in Pulp Fiction, perché secondo Tarantino, non era credibile vedere Bruce Willis gridare in faccia a Pam Grier.

Il regista, grande fan dell’attrice, ci rimase molto male quando quest’ultima non fu nemmeno in nomination per l’Oscar come miglior attrice protagonista, nel ruolo di Jackie Brown

Jackie Brown

Il look di Ordell fu deciso da Samuel L. Jackson, Tarantino gli diede solo le linee guida da seguire. Il personaggio sarebbe dovuto essere un misto tra un Samurai, un prete e un maestro kung fu.

Il film si autocita, nella prima scena del centro commerciale, infatti, quando Max Cherry esce dal cinema possiamo sentire la stessa musica dei titoli di coda.

La somma di 500.000 dollari, che possiamo vedere in diverse scene del film, è costituita da soldi reali.

Jackie Brown

Il casting del film è stato molto travagliato. Essendosi fatto un nome, nonostante fosse solo al suo terzo film, Tarantino, poté contare su diversi attori importanti per le parti. Sylvester Stallone sarebbe dovuto essere Louis Gara (braccio destro di Ordell). L’attore rifiutò il ruolo che infine andò a Robert De Niro. 
 John Travolta era stato scelto per il ruolo di Ray Nicolette, ma alla fine il personaggio fu interpretato da Michael Keaton, che interpreterà lo stesso poliziotto anche in un film successivo, sempre ispirato ai romanzi della Leonard.

Jackie Brown

Conclusioni

Conoscendo lo stile del regista, diventato famoso per il tocco particolare  che ha sempre messo nei suoi lavori, vederlo muoversi in una zona di grigio, è quanto meno inaspettato.

Fosse stato girato da un regista alle prime armi, il film, sarebbe stato davvero un ottimo lavoro di esordio.
Probabilmente il fatto che non sia una sceneggiatura non originale, ha limitato molto Tarantino nel suo lavoro.

Nel film è riscontrabile un errore nella scrittura, dipende molto da come si guarda il film però. Far crescere la tensione sessuale tra il personaggio di Luois e Melanie (una delle tante ragazze di Ordell) fin dalla prima scena in cui i due si incontrano e poi risolvere il tutto in una transizione nera e una ripresa dei due attori senza nessuna espressione di sorta, fa perdere il senso di tutte le scene precedenti.

Per il resto il film è godibilissimo e un ottimo modo per riscoprire un film di un passato non troppo remoto.

Unico avviso, state attenti se non siete amanti dei piedi come Tarantino.


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