Transformers: Il Risveglio vede protagonisti gli Autobot e i Maximal, con Optimus Prime al centro di tutto. Ma una sorprendete scena post-credits ha catalizzato l’attenzione di tutti. Proviamo ad analizzarla e a spiegarla.
Attenzione! Seguono spoiler su Transformers: Il Risveglio, proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo.
Mentre Transformers: Il Risveglio, Noah affronta un compito scoraggiante. L’ex soldato si trova coinvolto in una guerra intergalattica con Scourge e i Terrorcons che stanno arrivando sulla Terra. Vogliono la chiave per aprire un portale e portare Unicron a divorare il pianeta.
Fortunatamente, Optimus Prime e gli Autobot vengono aiutati da Optimus Primal e dai Maximal. Alla fine riescono a fermare i cattivi, ma ci sono delle vittime. Ma la scena post-credits (o meglio la scena mid-credits di Transformers: Il Risveglio riporta in vita un Autobot caduto come ricompensa per il suo servizio.
La descrizione della scena post-credits di Transformers: Il Risveglio
Nell’atto finale, i fan vedono il Mirage morire per proteggere Noah. Ma la scena post-credits ci mostra Noah che lavora sul corpo del caduto Mirage. All’inizio sembra che stia solo usando i rottami per rimettere insieme l’auto. Ma è chiaro che si tratta di onorare il bot che è diventato come un fratello per lui.
Tuttavia, Mirage si attiva e torna in vita. Noah è estasiato, affermando di essere un genio quando si tratta di tecnologia. Ma i fan non riescono a vedere completamente Mirage quando si risveglia, lasciando intendere che Noah ha fatto dei cambiamenti. È un lieto fine che conferma il fatto che la morte non è mai veramente la fine per gli Autobot. Anche Bumblebee è stato resuscitato con un’infusione di Energon, quindi è possibile che a Mirage sia successa una cosa simile.
Transformers: L’ascesa delle bestie rende giustizia a Mirage e Noah
La scena rende giustizia al legame che Noah e Mirage hanno nel film. Mirage vede come Noah combatte per proteggere la sua famiglia e il mondo, soprattutto il fratello malato, Kris. Questo ispira Mirage a prendersi maggiormente cura di Noah, al punto da tenersi in contatto radio per aggiornare Kris sulla loro missione. È un’esperienza che fa tenerezza e che supera gli archi sentimentali visti con umani come Sam e Charlie, entrambi amici di Bumblebee.
Anche con Cade e Izabella in Transformers: L’ultimo cavaliere, il senso di famiglia e il legame emotivo generale non erano così profondi. A contribuire alla fratellanza tra Mirage e Noah è anche il modo in cui Noah si oppone a Prime, chiarendo che distruggerà la chiave e metterà fine alle loro possibilità di tornare su Cybertron, se questo servirà a fermare il Unicron. Questo è il tipo di ribellione che piace a Mirage, che quindi, quando vede Noah che si ribella, sa di aver trovato un vero amico. Ha persino regalato a Noah un guanto per proteggerlo in battaglia.
In definitiva, questo li aiuta a unirsi, ed è per questo che Mirage si sacrifica per formare un guscio robotico intorno a Noah. Questo rende Noah un super-soldato, strizzando l’occhio alle esosuit della saga, e lo spinge a salvare Prime alla fine. Vale quindi la pena di vedere il ritorno di Mirage, perché questo è solo l’inizio del viaggio per lui e Noah. Rappresentano al meglio il mantra di Prime “Fino a quando tutti saranno uno!”, il che significa che questa resurrezione a metà dei titoli di coda è meritata.
Transformers: Il Risveglio è ora nelle sale.
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