Esistono realtà , quando parliamo di fumetti, assolutamente indipendenti.
Piccole case editrici agguerrite che riescono, in alcuni casi, a mettere i bastoni fra le ruote anche a Marvel e DC.
The Damned di Cullen Bunn e Brian Hurtt
The Damned è uno di quei fumetti indipendenti che sento di consigliare a scatola chiusa.
Il titolo, edito in America da Oni Press e stampato in Italia per quelli di ReNoir Comics, è un fumetto che mescola sapientemente il Noir, genere purtroppo poco sfruttato nel fumetto americano, salvo rari casi, l’horror paranormale e quella fantascienza urbana tanto cara a Ridley Scott e al suo Blade Runner.
Trama
Siamo nei ruggenti anni ’30, in pieno proibizionismo, e il sangue scorre copioso per le strade della grande città .
Due potenti famiglie malavitose, infatti, si stanno facendo la guerra per il dominio incontrastato e Eddie, al soldo del perfido Big Al, deve ritrovare un contabile che sembra essere scomparso nel nulla.
Il tutto naturalmente senza rimanere invischiato nella guerra fra le due cosche.
Ci sarà da sudare, da schivare qualche pallottola e, naturalmente, da spargere un po’ di sangue. Come nel migliori gangster-movie.
Si perchè leggere questo fumetto è un po’ come immergersi completamente in quelle atmosfere criminali tanto care a Sergio Leone e Francis Ford Coppola.
Arrivati all’ultima pagina, però, ci si rende conto di come questo fumetto sia in debito anche con quel gran bel pezzo di storia del cinema che è “Crocevia della Morte” dei Fratelli Coen.
Recuperatelo se non l’avete visto perchè ne vale davvero la pena.
Come il personaggio interpretato da Gabriel Byrne nel film dei Coen, infatti, anche Eddie dovrà districarsi come meglio potrà per arrivare in fondo alla storia senza buchi nella carcassa.
E non sarà la ricerca del fantomatico contabile il vero problema ma il fatto che i sanguinari gangster senza scrupoli che popolano le pagine del comic altri non sono che veri e propri Demoni con corna, coda e tutto il resto.
Demoni della peggior specie, Demoni che trafficano in anime.
Considerazioni
Come detto precedentemente, il fumetto in questione è un mix di generi che nelle mani sbagliate avrebbe potuto dare un risultato poco omogeneo.
Invece Cullen Bunn imbastisce una storia dalla struttura scorrevole con rimandi alla letteratura Hard-Boiled e Noir e riuscendo, al tempo stesso, anche a risultare ironico in alcuni passaggi.
In sostanza un buon fumetto indipendente che non scontenterà di certo chi cerca l’horror, il noir e quelle storie dove la suspance la fa da padrone.
Sex Criminals di Matt Fraction e Chip Zdarsky.
Essere indie
Come avrete capito, le case editrici di fumetti indipendenti sono quelle entità che hanno la capacità di proporre un certo tipo di fumetti che una normale major (parliamo sempre di Marvel e DC Comics) non avrebbe la possibilità ne l’interesse, sia economico che non, di proporre.
E’ appunto in questi casi che viene in aiuto un editore come la Image Comics, casa editrice indipendente per antonomasia e rifugio per quegli scrittori, in forze presso Marvel o DC, ai quali sta stretto il carattere mainstream dei due colossi del fumetto.
Ecco quindi che nascono fumetti piccoli ma potenti come Sex Criminals, vere e proprie gemme preziose.
In aggiunta a ciò va detto che l’Image è ormai una realtà talmente affermata da potersi permettere, nel mercato statunitense, il terzo posto come come casa editrice dietro colossi come, appunto, la Casa delle Idee e la Distinta Concorrenza.
Per intenderci, la Image è quella che produce The Walking Dead di Robert Kirkman.
Trama
Fondamentalmente il fumetto di Matt Fraction e Chip Zdarsky è una commedia romantica e un po’ sofisticata. Moderna, direbbe qualcuno, con un linguaggio adulto, che non va troppo per il sottile e che, soprattutto, non risparmia niente del rapporto di coppia.
Lei incontra lui, lui incontra lei, si amano e decidono di frequentarsi e di portare avanti il loro rapporto di coppia tra alti e bassi? Tutto qui?
Assolutamente no! Decidono, invece, di condividere un segreto.
Il fatto è che quando sono a letto insieme, al culmine del piacere, loro due fermano letteralmente il tempo. Compaiono queste luci fluo e tutto il mondo si ferma lì dov’è.
E come può tornare utile questo misterioso potere nel rapporto di coppia fra Jonathan e Suzanne, i due protagonisti della serie? A proposito, quel lasso di tempo in cui tutto si ferma loro lo chiamano “La Quiete”.
I due se la passano finanziariamente molto male e quindi la coppia decide di sfruttare la situazine per rapinare la banca dove lavora Jonathan per evitare, così, che la biblioteca dove lavora Suzanne chiuda.
Chiusi nel bagno della banca fanno sesso, fermano il tempo e rubano il malloppo senza che nessuno se ne accorga.
Non c’è che dire, un piano geniale, perfetto. O forse no?
Considerazioni
Sex Criminals, è uscito da poco il quarto volume, è scritto magistralmente da un Matt Fraction in stato di grazia e disegnato da un divertito Chip Zdarsky (pronunciatelo voi, per me è troppo difficile).
Gli autori non risparmiano citazioni pop, situazioni da commedia colta, il fumetto infatrti non sfigurerebbe affatto come serie Tv, e strizzatine d’occhio ad un certo cinema per adulti tanto in voga negli anni ’80.
Una serie che potrebbe sembrare, ad un’occhiata superficiale, poco profonda e poco accessibile ma che in realtà analizza nel profondo le dinamiche di coppia, con la giusta leggerezza, cercando di parlare anche ad un pubblico femminile.
Un fumetto finalmente adulto e al passo con i tempi, che ha vinto il prestigioso Eisner Award come Miglior Nuova Serie nel 2014.
Consigliatissimo!
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