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Vedova Nera: intervista alla scrittrice Kelly Thompson

Grazie al suo ampio ruolo nell’universo cinematico Marvel, Natasha Romanoff aka la Vedova Nera è diventata una delle eroine più celebri del mondo dei fumetti. Oltre a un film che uscirà a breve (anche se ritardato a causa del covid-19), la spia russa sarà protagonista di una nuova serie su carta. Il team creativo sarà composto da Kelly Thompson ed Elena Casagrande.

Newsarama ha recentemente realizzato un’intervista alla scrittrice che qui di seguito vi proponiamo in maniera integrale.
Buona lettura!

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Newsarama: Kelly, stai per lanciare la nuova serie della Vedova Nera mentre il personaggio vive il suo massimo momento di splendore, oltre ad avere un film personale. Quant’è la posta in gioco per Natasha a questo punto?

Kelly Thompson: Be’, non posso rispondere per Natasha, ma per me c’è molto in gioco! Ho molta pressione addosso. Ma, ecco… il film è ambientato nel passato, quindi non dobbiamo legarci troppo a quello… e non dovremmo volerlo fare. È il nostro compito tracciare nuovi percorsi per non ripetere gli eventi passati.
La mia speranza più grande è che i lettori di fumetti, i fan della Vedova di lunga data e i nuovi fan che vedranno il film, ci cerchino e che trovino nel nostro lavoro l’eroina che amano. E spero che la trovino in una storia fantastica e fortemente emotiva che lanci Nat in un nuovo e avventuroso futuro. Ho le dita incrociate perché ciò accada.

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Nrama: Stai lavorando con Elena Casagrande per questo progetto. Il suo è uno stile che richiama le classiche femmes fatales pulp come Modesty Blaise. Come si è sviluppata la vostra relazione lavorativa? Qual è il suo apporto?

KT: È sempre una sfida – divertente in generale – lavorare con una nuova artista e scoprire come tirare fuori il meglio una dall’altra. È stato esattamente così con Elena, è davvero fantastica. Ha uno stile perfetto per questa storia e ne è appassionata. Il suo lavoro è sempre stato strabiliante, ma penso che quello che sta facendo per Black Widow sia il suo lavoro migliore… È come se sentissi i suoi miglioramenti ed è fantastico essere parte di tutto ciò. Penso anche che Jordie Bellaire, letteralmente uno dei migliori coloristi in circolazione (tra le altre cose!) stia davvero dando tanto a questo lavoro con i suoi colori. Ne sta uscendo fuori qualcosa di magnifico.

Nrama: Qual è la cosa migliore che ha realizzato finora?

KT: Be’, se me lo avessi chiesto ieri, ti avrei detto l’incredibile doppia pagina spaccamascella che sta girando su internet grazie ad una preview. La adoro, davvero. Ma poi Elena ha realizzato una pagina per il #2 che è il contrario esatto di quella pagina, ma credo che questa nuova tavola sia un capolavoro per quanto sia emozionante. È così potente che potremmo lasciarla silente. Purtroppo, sarebbe un grosso spoiler, quindi non posso mostrarvela. Mi dispiace!

Nrama: La Vedova Nera è spesso rappresentata come un personaggio criptico e misterioso come le sue avventure. Quali sono per te i tratti che la caratterizzano? Cos’è che la rende più del semplice addestramento?

KT: Natasha è molto diversa dalle sue coetanee. Ed è molto più di una supereroina, sia ora che nel suo passato. Questi aspetti regalano molte aree grigie in cui giocare e anche molte sfaccettature con cui confrontarsi. È un elemento importante del primo arco narrativo.
Penso che lei sia il suo allenamento e la sua esperienza, la rende piuttosto potente. E amo anche il suo passato, ma ho visto molto della Stanza Rossa e penso sia il momento di esplorare altre parti del personaggio.
Quindi, una parte di quello che facciamo in questa serie è distanziare Natasha dal suo nocciolo. Chi è davvero Nat? Se fosse libera di scegliere… cosa sarebbe? Queste domande mi appassionano a quest’opera e a questo personaggio.

Nrama: stiamo parlando di un personaggio che nasce negli anni ’60, ma è adesso che è diventata un eroina di serie A. Com’è guidarla in questa nuova era?

KT: È emozionante e anche terrificante. Ho affrontato la stessa cosa l’anno scorso con Capitan Marvel e ha funzionato davvero bene (sugli scaffali c’è il #16 della serie e sto scrivendo il #20)… spero nello stesso successo per la Romanoff.
Lo merita davvero e in più sono fiera di essere parte di un team che sta segnando questo nuovo percorso. Sto cercando di portarla in luoghi inesplorati, e penso che fosse ora. Spero che i lettori saranno d’accordo con me!

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