Dien Bien Phu 9 e 10: Recensione

Gli ultimi due volumi della serie manga che racconta la guerra del Vietnam. Parliamo di Dien Bien Phu di Daisuke Nishijima che Bao Publishing sta pubblicando nella sua collana AIKEN. Siamo alla fine di questa serie che con il suo stile unico non dimentica la Storia con precisione e toccando con forza il lettore. Scoprite con noi la conclusione.

La guerra e l’amore

Vietnam 1905. Facciamo un passo indietro necessario per poter scoprire il passato della celebre nonna che ha addestrato Princesse. Lei è una giovane cameriera già impegnata con le frange ribelli e la sua vita si intreccia con quella di Cuong De, l’ultimo discendente della dinastia imperiale del Vietnam, gli Nguyen. La nonna con il suo animo rivoluzionario e la sua intraprendenza portano Cuong De ad abbandonare la sua tranquilla e agiata vita a palazzo, mettendo in discussione se stesso e quello in cui ha finora creduto. Perché la lotta continua, decenni dopo, nel 1968 con l’Offensiva del Tet. L’ultima di una serie di battaglie.

Arrivati a questo punto di Dien Bien Phu vediamo che gli Stati Uniti si stanno dirigendo verso il palazzo reale di Hue. Però l’ultima delle Tre Sorelle Astragali rimasta in vita, Nol, è deciso a non permetterlo. A complicare la situazione, però, arriva una persona, qualcuno che le ha “rubato” il cuore e la porta non più ad essere la potente guerriera cresciuta dal monaco Duong, ma una donna che si fa guidare da sentimenti inaspettati e pericolosi…

L’amore e il sesso sono temi che sono stati affrontati anche nei precedenti volumi ma erano stati un po’ dimenticati. Del resto anche Hikaru viene attratto fisicamente da Princesse e il suo agire viene guidato soprattutto dai sentimenti che prova per lei, irrazionali, pericolosi, labili o forse no. La separazione di questi due personaggi e i sentimenti che si stanno formando li sta rendendo più forti o più deboli?

La guerra e il giornalismo

Non ci è ancora dato sapere anche se nel decimo volume di Dien Bien Phu ritorna Hikaru, rimasto per un mese solo e sperduto nella foresta. Incontra il generale Yakusuni e i due pensano di poter trovare un po’ di pace nel villaggio di Son My, abitato da bambini, donne e anziani. Purtroppo questo posto è tristemente famoso per un massacro compiuto dai soldati americani nei confronti dei civili. Hikaru cerca di fermarlo ma non riesce, non riesce ad essere indifferente, il fotografo che deve trasmettere quello che vede senza giudizi.

Si ricorda di Insommia il cecchino che gli ha insegnato l’importanza della fotografia e ripensa alla sua iniziale voglia di essere un giornalista e cambiare le cose, ma non sa come fare. Lui che è americano ma per il suo aspetto orientale non viene riconosciuto; appoggia la causa vietnamita ma non è parte di quel popolo e delle sue sofferenze. E nonostante le sue origini giapponesi non può comprendere l’odio e il desiderio di vendetta di Yakusuni verso l’America per la bomba atomica e non riesce ad aiutarlo a porre fine ai suoi tormenti.

La bellezza del decimo volume di Dien Bien Phu sta proprio nel ritorno a queste riflessioni importanti sulla guerra, la violenza, la fotografia e il giornalismo un po’ tralasciati nei precedenti volumi ma sempre presenti all’interno della serie. Sono tematiche sempre attuali che pur essendo molto collegate alla guerra del Vietnam e in parte alla Seconda Guerra Mondiale; le parole riescono a loro modo ad essere universali.

Dien Bien Phu: Verso la fine

Tratta la guerra come fenomeno, le sue conseguenze sui civili e chi combatte da entrambi i fronti. Soldati che fanno il loro “lavoro”, mossi da ideali o disillusi, lavoro sporco e che non approvano ma “necessario”. E poi i civili che subiscono la fame senza volerlo e la violenza. Troviamo qui in particolare la violenza sessuale sulle donne con delle tavole molto forti. Il disegno di Nishijima pur nel suo essere semplice e caartonish non ha mai tralasciato queste componenti più macabre, non le ha mai sminuite. In questo volume più nei precedenti la forza del disegno è palpabile e rimane davvero impresso nel lettore.

A suo modo sorprende il lettore non chiudendo la storia in questo volume. La vera fine sarà nei tre volumi di Dien Bien Phu dal sottotitolo The End, dove giunge la vera “fine” a questa storia. Il decimo volume chiude quella che l’autore definisce la seconda parte, ponendo i diversi protagonisti pronti ad una nuova fase del conflitto ancora tutto da raccontare. Intravediamo la crescita in particolare di Hikaru e Princesse con il suo allenamento ormai concluso. Entrambi hanno degli obbiettivi da raggiungere. E se è vero che “ancora non si conoscono”, c’è ancora da vedere come si evolverà anche la loro relazione. Non un volume che chiude ma lascia aperto al vero finale di una storia che riesce a sorprendere e far riflettere ancora e in maniera unica nel panorama manga italiano.

Ringraziamo la casa editrice Bao Publishing per averci fornito le copie digitali di Dien Bien Phi 9 e 10 per poterli recensire. Qui trovate le nostre recensioni dei precedenti volumi della serie. Vi ricordiamo inoltre che sono già disponibili i tre volumi di The End che chiudono questa serie manga. E voi cosa ne pensate? La conclusione di questa prima parte vi ha soddisfatto? Cosa vi aspettate dalla fine? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguire Nerd Pool per essere sempre aggiornati sui vostri manga preferiti!