Tra gli ospiti più attesi di Comicon Napoli 2023 troviamo Aki Irie. La mangaka edita da J-POP Manga ha pubblicato due amate e apprezzate serie, Il mondo di Ran e Nuvole a nord ovest ancora in corso di pubblicazione, oltre alla raccolta di storie brevi, Tabi. Durante i giorni della fiera abbiamo potuto partecipare ad un Press Cafè con l’autrice e poterle porgere alcune domande sulle sue opere e il suo lavoro. Scoprite con noi quello che ci ha raccontato.
Cosa accomuna Il mondo di Ran e Nuvole a nord ovest
I miei manga hanno sempre degli elementi magici o soprannaturali. Voglio trasmettere che sono sì ambientati nella realtà, ma aggiungere l’idea che qualcosa possa accadere, che qualcosa di particolare possa esserci. Questa è la parte più magica che serve a dare a me stessa ma anche ai lettori lo spazio di sognare.
Il mio intento è quello di rappresentare come il protagonista cresce. Lui è attratto sia dal bene che dal male e questi due poli sono rappresentati dai personaggi secondari che lo circondano. Voglio descrivere come lui fa le sue scelte, venendo influenzato da entrambe le parti, ma alla fine dovrà fare le proprie scelte. Voglio raccontare il suo percorso che lo portano a maturare come persona. Pensiamo a Ran che si trova tra la sua famiglia e Otaro, oppure Kei diviso tra Lilja e suo fratello Michitaka. Il mondo di Ran e Nuvole a nord ovest sono accomunati dal fatto che entrambi descrivono l’evoluzione e la maturazione dei suoi protagonisti e poi il concetto di famiglia molto importante.
Il ritmo della narrazione
La tendenza attuale da parte dei lettori è quella di arrivare subito al dunque, ma io non voglio che succeda, che i miei lettori facciano questo. Voglio che loro assaporino bene anche il mondo e l’ambiente del manga, che impieghino del tempo a farlo. Per questo ogni tanto inserisco degli episodi secondari pensando che questo potrebbe piacere al lettore, potrebbe far amplificare ancora di più e trasmettere il mondo e l’atmosfera della storia. Non c’è uno schema già predisposto o una logica, ma immagino quello che il lettore vorrebbe leggere in questi episodi che mettono una pausa alla storia. Non sento l’esigenza di arrivare subito alla fine, ma di trasmettere anche altre sensazioni ed emozioni.
Nuvole a nord ovest e l’Islanda
Dopo aver finito Il mondo di Ran, pensando alla mia prossima opera, ero interessata a voler parlare del terreno o del sottosuolo. Quindi mi sono informata sulla geologia e la scienza della terra, e ad un certo punto sono venuta a conoscenza dello studio di un geologo giapponese. Aveva fatto una ricerca sull’Islanda e pubblicato un libro. L’ho letto e sono rimasta colpita dalla storia di questa terra, tanto da decidere di volerla impostare come ambientazione per la mia prossima storia. Ho deciso di visitare l’Islanda come turista e ho scoperto un ambiente straordinario. C’è una natura che cresce e vive nonostante le circostanze difficili, tra muschi e rocce. Mi sono interessata non solo alla natura ma anche alla popolazione, ho indagato come vivessero le persone in Islanda. Quindi ho deciso di scrivere storia su un abitante di quell’ambiente.
Di questo territorio mi ha colpito l’essenzialità. Mi piacciono le piante e la vegetazione che si trova in montagna, anche ad altitudini alte. Mi piace come la vegetazione nonostante le circostanze rigide riesce a crescere comunque. Volevo trasmettere anche in Nuvole a nord ovest questa semplicità e anche la bellezza di una pianta o un fiore che cresce e vince sulle difficoltà.
Credo che per descrivere un paesaggio non ci si può basare solo su fotografie e video di una terza persona: è essenziale andarci di persona percepire tutto utilizzando i cinque sensi. Quando tocchi qualcosa non c’è solo il tatto, ma percepisci anche il gusto, il sapore, l’odore. Avverto anche qualcosa in più, qualcosa che c’è dentro ogni oggetto e voglio trasmetterlo nel mio disegno, voglio trasmettere ai lettori quello che io ho percepito in quel momento. E credo di riuscire a farlo.
I personaggi di Nuvole a nord ovest
Per i diversi personaggi di Nuvole a nord ovest ho scelto capacità soprannaturali adatte ad ognuno di loro. Ogni personaggio è caratterizzato da quel potere e da quella forza che lo rende unico e si collega anche al suo stesso carattere. Nel caso di Kei inoltre il suo nome è scritto con kanji che indicano “sapere, nascita del sapere”. Quindi il suo stesso nome indica il suo potere, quella lampadina che si accende o una scossa elettrica. Per Michitaka il suo nome non ha un significato legato al suo potere come per Kei, ma l’ho scelto che mi piaceva il suono di questo nome.
La fine di Nuvole a nord ovest
Il finale di Nuvole a nord ovest l’ho più o meno già in mente, ma non l’ho ancora definito, non ho definito il come. Il raggiungimento della fine dipenderà dalla comunicazione con i lettori, anche se non mi arrivano dei feedback diretti capisco se sta piacendo o meno, anche grazie alle mie conoscenze. Non ci sono elementi assoluti, è ancora in evoluzione ma ho in mente il finale, ma non il come o quando arrivare a quel punto.
Tabi, tante storie da esplorare
Le storie pubblicate in Tabi sono uscite alternate ai capitoli di Nuvole a nord ovest. Ovviamente non riesco a scrivere due storie in contemporanea ma le alternavo. Ogni tanto mi dedicavo a Tabi, ogni tanto a Nuvole a nord ovest che viene pubblicato in Giappone ogni 2 mesi. Il periodo di tempo è alquanto dilatato e quindi riesco ad organizzarmi e alternando le due opere. Mi piacciono tutte le storie di Tabi, ma in particolare mi piace l’ultima che si intitola “Il viaggio di Toki”. Mi piacerebbe lavorare e approfondire di più questo racconto, magari pubblicare un seguito.
Un probabile adattamento animato?
Non sono molto interessata ad un adattamento anime delle mie opere. Per me ogni opera è adatta per quel genere: ad esempio un romanzo che ha avuto successo è bello perché è un romanzo e non un film. Io credo che le mie storie piacciano perché sono manga e con questo medium rendono molto di più. Se però ci fosse qualcuno interessato a fare un anime delle mie opere, vorrei sicuramente parlarci e capire la sua visione, l’idea che questa persona ha nel voler fare un adattamento.
Le ispirazioni di Aki Irie
Ci sono diversi autori che con le loro opere mi hanno influenzato tecnicamente come Ishimori Shoutaro, autore di Sabu e Ichi, Adachi Mitsuru con Nijiiro Togarashi, Sai di Watase Seizo. Apprezzo molto anche Jiro Taniguchi, in particolare Furari Sulle orme del vento e Aruku Hito. Motoka Murakami e Yaguchi Takao sono degli autori che sono molto logici nel disporre i disegni dei loro manga, hanno una capacità di attirare il lettore e apprezzo molto il loro modo di utilizzare gli spazi nella pagina.
Come Aki Irie trova l’Italia
Mi piace la tranquillità dell’Italia e anche la generosità delle persone. E’ la prima volta che vengo in Italia e a Napoli, sono venuta direttamente da Tokyo e ho trovato una differenza molto netta. Mi è parso che qui ogni cosa venga perdonata, che sia un paese più permissivo (del Giappone) e ci sia più libertà. La trovo una cosa molto bella. Ho visto molto ricchezza, tanta natura e una terra ricca di cose, di cibo e di cultura, e oltre a vedere Napoli ho visitato anche Pompei. Il cibo mi sta piacendo perché i gusti sono semplici, apprezzi gli alimenti così come sono, senza condire troppo. Sono rimasta colpita dal fatto che si mangia l’insalata con olio d’oliva, sale e aceto balsamico, nient’ altro. Si tratta proprio del minimo, l’essenza e apprezzo molto questa semplicità anche del cibo.
Ringraziamo tantissimo Aki Irie e J-POP Manga per aver organizzato questo Press Cafè molto interessante. Cosa ne pensate delle risposte della sensei? Vi hanno incuriosito? E qual è la vostra opera preferita di questa autrice? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguire Nerd Pool per essere sempre aggiornati sui vostri manga e anime preferiti!
J-POP Manga presenta Tabi – The Journey of Life di Aki Irie
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