In occasione della pubblicazione della prossima settimana della Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 e del futuro Metal Gear Solid Delta: Snake Eater vogliamo rivivere i migliori momenti di questo capitolo. Pubblicato nel 2005, Metal Gear Solid 3: Snake Eater è la perfezione raggiunta da Hideo Kojima e Konami per il potenziale offerto da PlayStation 2. Ci sono, infatti, varie migliorie perfezionate da Sons of Liberty, una tra queste l’usufruire dei tasti analogici della console. No, non si tratta delle levette analogiche, ma proprio dei tasti di interazione che regolano l’input in base alla pressione esercitata su di essi. Un altro esempio è la quantità di flora e fauna presenti come per la nuova dinamica della sopravvivenza.
In vista dell’uscita del remake vogliamo mantenere un’allerta spoiler a questo articolo per coloro che non si sono ancora approcciati alla serie. Per i più veterani, invece, riviviamo i migliori momenti di questo Bond Movie, annesse le lacrime.
Che anno è?
L’inizio di Metal Gear Solid 3 mette subito in chiaro che il gioco narrerà degli eventi antecedenti a Metal Gear Solid di PS1. Siamo, infatti, in piena guerra fredda, nel 1964. – Terminata la Seconda Guerra Mondiale, il mondo venne diviso in due — Est ed Ovest. Tale evento segnò l’inizio del periodo denominato Guerra Fredda. – Questa è una delle frasi più famose e riconoscibili del gioco.
Stiamo giocando e controllando un giovane berretto verde, Jack, aka Naked Snake. Ma chi sarebbe questo soldato? Perché si chiama Snake? Stiamo vedendo gli avvenimenti di un prequel e, precisamente, di un giovane Big Boss o meglio, di colui che diventerà il peggior criminale della storia.
Nel primo atto siamo impegnati nella Missione Virtuosa, dobbiamo recuperare lo scienziato Sokolov nella regione di Tselinoyarsk. Vediamo e capiamo subito con che gioco abbiamo a che fare, in mezzo ad una foresta con solo un coltello ed una pistola ai tranquillanti, tutto il resto è da recuperare in missione, compreso il cibo.
The Boss
Durante la missione Virtuosa di Metal Gear Solid 3 facciamo conoscenza del team di Naked Snake e di The Boss, maestro e mentore di Jack. Tra i due c’è un grande e reciproco rispetto al punto che Jack la ritiene come una madre e, naturalmente, sua maestra. Assieme sviluppano un sistema di combattimento ravvicinato, chiamato CQC (Close Quarter Combat). Durante l’infiltrazione, The Boss diserta per passare alla Russia offrendo, addirittura, due testate nucleari tattiche a Volgin. Questo, assieme all’esplosione di una di esse, porta la Guerra Fredda ai limiti e Snake è costretto ad intraprendere la missione Snake Eater per riportare calme le acque.
L’incontro con Eva e Ocelot
Uno dei punti chiave della missione Snake Eater è l’incontro, sul campo, di un infiltrato, Adam. Purtroppo, all’arrivo di Snake, Adam non si presenta ma troviamo la bellissima Eva che “guadagna” la fiducia di Jack eliminando dei soldati in ricognizione. I dialoghi fra i due sono molto importanti per la missione in quanto Eva offre il suo aiuto. Da lì a poco facciamo la conoscenza di un giovane Ocelot, un Maggiore a capo dell’unità Ocelot al servizio di Volgin.
Per certi aspetti, se Ocelot sarà rinominato in Revolver Ocelot dipende anche dal primo incontro (e successivi) con Jack.
L’unità Cobra
Attraverso i vari ambienti di gioco, sopravvivendo mangiando serpenti o altri animali e avanzando nella missione Snake Eater ci troviamo contro l’unità Cobra. Questo team partecipò alla Seconda Guerra Mondiale e posero fine ai conflitti. Il loro capo è The Boss e disertano con lei, per questo motivo dobbiamo sconfiggerli. Le boss fight alle quali partecipiamo sono uniche dati i poteri soprannaturali che ogni membro ha. In ordine, dovremmo sconfiggere The Pain, The Fear, The End, The Fury e The Sorrow. Anche The Boss ha un nome in codice, si fa chiamare, infatti The Joy; il gruppo, dunque, rappresenta le varie emozioni che si possono provare in battaglia.
Quante mimetiche siete riusciti ad ottenere dalle boss fight? Cosa avete pensato alla prima boss fight con The Sorrow?
La famosa scala
Ad un certo punto di Metal Gear Solid 3, dopo aver sconfitto The End, ci si para davanti una scala a pioli altissima. Quella scala è diventata subito famosa nel mondo videoludico, non è un video in cui vediamo Jack salire ma è interazione, dovremo, infatti, interagire con Snake per poter raggiungere la vetta.
La scalata rappresenta il pensare del protagonista (e noi giocatori) di ciò che abbiamo vissuto e cosa dobbiamo ancora affrontare. Non a caso, tutta la scalata è accompagnata dalla colonna sonora di Snake Eater, cantata da Cynthia Harrell. – Not for honor, but for you –
La tortura e la perdita dell’occhio
Se fino a questo punto avevate dei dubbi riguardo la futura identità di Naked Snake / Jack, ora potrete averne la conferma. Dopo la cattura del nostro berretto verde da parte di Volgin (dopo esser stato picchiato a sangue) ci troviamo legati e torturati da quest’ultimo. Ad assistere troviamo Eva, Ocelot e The Boss. Per una serie di eventi, questo è proprio il punto in cui Jack perde l’occhio e si avvicina all’aspetto che avrà Big Boss. La scena è toccante e fa passare un ottimo messaggio di spionaggio dal Bond Movie che è Metal Gear Solid 3.
Lo scontro contro lo Shagohod
Il “Metal Gear” di questo capitolo è un suo antenato, lo Shagohod. Un carro armato capace di lanciare una testata nucleare invisibile grazie alla sua velocità elevata, in questo modo si sostituisce uno stadio di propulsione del razzo intercettabile ai radar. Volgin, dopo essere stato sconfitto in combattimento contro Snake, entra nell’abitacolo dello Shagohod ed inizia uno scontro impari. La corazza del carro armato è impenetrabile, come faremo a sconfiggerlo?
Tra un razzo e l’altro riusciamo ad indebolire e fermare il veicolo così come Volgin, colpito da un fulmine (Kuwabara Kuwabara). L’abbraccio di liberazione successivo tra Eva e Jack è emozionante.
Dopo il combattimento e una lunga corsa tra la foresta per sfuggire agli ultimi soldati dobbiamo prepararci allo scontro finale, quello con The Boss.
I più grandi 10 minuti della vita tra Jack e The Boss
In un enorme campo di stelle di Betlemme ci troviamo faccia a faccia con The Joy. Dopo averci spiegato tutte le intenzioni e gli ideali della nostra maestra, inizia uno degli scontri che è passato alla storia nel mondo videoludico – Sei un soldato! Finisci la tua missione! – esorta The Boss a Jack che sarà costretto alla battaglia, schivare proiettili e dimostrare che l’allievo ha superato il maestro con il CQC. La scena finale del combattimento è interazione, saremo proprio noi giocatori a premere il grilletto e porre fine al duello (tra una lacrima e l’altra) – C’è spazio per un solo Boss. E per un solo Snake… –
La veritÃ
In ritorno alla madrepatria, Jack viene premiato dagli Stati Uniti per aver fermato l’innesco ad una nuova Guerra Mondiale. Il titolo a lui assegnato è di Big Boss, per essere stato più grande di The Boss. Eva lascia un nastro registrato a Snake in cui confessa quello che le ha raccontato The Boss e, quindi, tutta la verità nascosta al dominio pubblico. Per tale segreto, The Joy sarà ripudiata dagli Stati Uniti e dal mondo intero. Da questo punto inizia a crearsi una crepa mentale in Snake che, dieci anni più tardi, lo muterà definitivamente nel criminale Big Boss.
Non è Metal Gear se non c’è la chiamata finale
È il terzo Metal Gear Solid e, come i precedenti, abbiamo una chiamata finale, dopo i titoli di coda. Trascorsi i crediti, sulle note di Way To Fall, ascoltiamo una chiamata tra Ocelot, il KGB e successivamente con il capo della CIA.
In perfetto stile di spionaggio e, conoscendo Revolver Ocelot dal primo capitolo, scopriamo un triplo gioco del futuro Shalashaska che ci farà rimanere a bocca aperte per i prossimi dieci minuti.
Il tema principale trattato da Metal Gear Solid 3 è la Scena ovvero il contesto in cui i personaggi si muovono, in questo caso, la Guerra Fredda. Il giro intorno alla Guerra Fredda non è solo esercito ma anche politica, armi nucleari, la corsa allo spazio mettendo a rischio anche le alleanze, come successo tra Jack e The Joy.
Questo è il terzo e più evoluto Metal Gear Solid uscito per PlayStation 2. Abbiamo, quindi, ripercorso i migliori momenti del capitolo pronti per rigiocarlo il 24 ottobre nella Collection. Vi ricordiamo, inoltre, lo speciale Sei Gemme dedicato alla Saga.
Quale momento del gioco vi è rimasto più impresso in questo Bond Movie? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti e non dimenticate di seguirci su Nerdpool.it per ulteriori aggiornamenti su questo e su molti altri argomenti nerd!
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