Scena del crimine – Un’indagine che ci riporta agli inizi della carriera di Ed Brubaker

Ultimamente vi abbiamo presentato diversi titoli scritti da Ed Brubaker, maestro assoluto dei generi crime, pulp e noir, spesso in coppia con Sean Phillips. SaldaPress sta infatti svolgendo un ottimo lavoro nel proporre sia riedizioni di materiale già edito che le storie recenti e inedite dello scrittore statunitense. Scena del crimine è l’ultimo titolo proposto e ci permette di tornare agli inizi della carriera di Brubaker, nel 1999, con la sua prima miniserie uscita per Vertigo, che ha anche inaugurato la collaborazione con Michael Lark ai disegni e Sean Phillips, qui alle chine. Questa storia mancava da più di vent’anni in Italia e torna ora in un’edizione deluxe ricca di contenuti speciali.

Il duro mestiere dell’investigatore privato

Jack Herriman è un giovane investigatore privato con un passato burrascoso. Figlio di un poliziotto ucciso da alcuni criminali che aveva contribuito ad arrestare, vive con lo zio sessantenne Knut Herriman e la sua fidanzata Molly in un appartamento che è anche il suo studio. Nello stesso edificio, al piano inferiore, c’è invece un museo dal nome Scene of the crime, gestito proprio da Knut e Molly, visto che l’uomo è un celebre fotoreporter vincitore di diversi Pulitzer tra gli anni ’40 e ’60 e, benché invecchiato, ancora in attività. Un giorno Jack riceve la visita di un agente di polizia che conosce da tempo e che gli presenta Alexandra Jordan. La ragazza vuole ingaggiarlo per ritrovare sua sorella Maggie, scomparsa da circa un mese e che potrebbe essere finita nel giro di una setta, la Lunarhouse. L’investigatore accetta di aiutarla, ma capisce ben presto che la vicenda è ben più complicata di quanto pensasse e che forse la stessa Alexandra nasconde un drammatico segreto.

Brubaker costruisce un giallo perfetto, con personaggi credibili e molto misteriosi, ricco di colpi di scena e in cui ogni elemento si incastra in maniera naturale. Tutta la storia è accompagnata dalla voce narrante dello stesso Jack, che osserva a distanza quello che ha vissuto e il marcio che ha scoperchiato nell’indagare sulla vicenda. Il ragazzo ha un carattere cinico ma è anche un romantico e la bellezza di Maggie non lo lascia sicuramente indifferente. Nel suo passato ha vissuto momenti molto traumatici, ma le rivelazioni su questi eventi vengono centellinate nel corso di tutta la miniserie. In ogni caso, Jack si dimostra un ottimo investigatore e può contare anche sull’aiuto dello zio, che ha passato la vita tra una scena del crimine e l’altra e grazie alla sua fama può accedere a informazioni spesso riservate. Anche Molly dimostra grande intelligenza ed è proprio grazie a un’intuizione dei due che si avrà una svolta importante nell’indagine.

Un passato oscuro

Il lavoro porta Jack a mettere il naso in un territorio oscuro e ad avere a che fare con una setta nella quale il sesso ha un ruolo cardine. Man mano che indaga, sempre più persone iniziano a morire e il passato torna a galla, rivelando una situazione drammatica e terribile, che in qualche modo ha influenzato la vita delle sorelle Jordan. Per quanto alcune tematiche siano pesanti, Brubaker sceglie però di non indugiare mai sulla violenza visiva, ma di lasciare immaginare al lettore quello che hanno vissuto i protagonisti.

Dal punto di vista dei disegni, Michael Lark, supportato dalle chine di Phillips, compie un ottimo lavoro nel creare un’atmosfera cupa e di costante tensione e nel rendere evidente il carattere del protagonista e la sua ossessione sempre crescente nel voler risolvere l’indagine e trovare una risposta a ogni suo interrogativo. Negli extra finali, le tavole a matita e poi a china fanno capire benissimo il contributo di entrambi nel rendere Scena del crimine una storia visivamente perfetta.

Pur essendo alle prime armi, Brubaker si dimostra ancora una volta un eccellente scrittore, che riesce sempre a catturare il lettore dalla prima all’ultima pagina. Anche la scelta di suddividere la storia in tanti brevi capitoli è ottima per dare ritmo e consentire all’autore di “cambiare scena” nel corso della narrazione. Chi non conosce Brubaker potrebbe pensare che molte sue serie si assomiglino, ma se il punto di partenza di alcune può essere simile, ogni volta c’è un elemento che scombina tutto e le rende diverse da tutto il resto.

Se non avete mai letto nulla di questo scrittore e volete avvicinarvi alla sua bibliografia dal principio, allora approfittate dell’ottima nuova edizione proposta da SaldaPress e tuffatevi nella lettura di Scena del crimine. Il volume comprende, oltre ai quattro numeri della miniserie, anche la storia breve uscita su Winter’s Edge #2 con lo stesso protagonista, una bella introduzione di un grande nome come Brian Michael Bendis e un ottimo apparato redazionale!