Secret Invasion: ecco cosa significa la poesia dell’episodio 4

Questa settimana Secret Invasion ha fatto un riferimento a “Late Fragment” di Raymond Carver che lega tematicamente l’intera serie TV Marvel. All’inizio di “Amato“, Secret Invasion si sofferma sulla copertina dell’opera del poeta “A New Path to the Waterfall: Poesie”.

In seguito a questo momento, Priscilla e Nick Fury parlano dell’apprezzamento di lei per il testo. Un tema centrale, che si riflette nella scelta del titolo dell’episodio, è quello di “sentirmi amato sulla Terra”. La spia di Samuel L. Jackson, lo Skrull di Charlayne Woodard e il Talos di Ben Mendelsohn hanno tutti un filo conduttore.

La poesia di Carver richiama anche il viaggio di Fury durante la serie. Accettare il presente e definire se stessi alle proprie condizioni non è un sentimento o un desiderio limitato agli oltre 1 milione di Skrull che camminano sulla Terra. Per l’ex direttore dello SHIELD, si tratta di una questione di identità che non può essere risolta trasformandosi in un’altra persona. Nel caso di Talos, Priscilla e degli altri Skrull, ritrovare la dignità e l’identità dopo che sono state strappate via è stato un punto dolente per più di una generazione.

Perché “Late Fragment” di Raymond Carver è importante per Secret Invasion?

Innanzitutto, una parola su “Un nuovo sentiero verso la cascata” di Carver, opera pubblicata poco prima della sua morte nel 1988. Negli ultimi mesi, il poeta cercò di confrontarsi con le più grandi domande conosciute dall’umanità. Quelle contenute in “Late Fragment” sono particolarmente spinose.

In sostanza, cosa vogliamo veramente dalla vita? Secondo Carver, essere legati alle persone e ai luoghi in cui ci troviamo è davvero gratificante. Non è difficile capire perché Priscilla trovi affascinanti queste domande e le sottoponga a Fury.

La ricerca di un luogo da chiamare casa è stato il tema centrale di Secret Invasion. Dal vagabondaggio disperato di Fury all’isolamento dopo il Blip, fino al tentativo di Talos di confrontarsi con un mondo natale perduto. Priscilla è stata molto combattuta tra due mondi, in quanto moglie di Fury e Skrull che ha visto morire le promesse prima di essere abbandonata dall’uomo di cui si è innamorata. Lo spettro emotivo in gioco è più ampio di una tipica serie Marvel.

C’è una terza via per Waterfall, ed è quella che sembra essere la direzione di Secret Invasion. La strada che porta a vivere allo scoperto, o almeno per un momento. Alla fine dell’episodio, Talos giace in mezzo al campo di battaglia mentre Fury fugge con il Presidente. Questa sembra un’abile trovata per avvisare il mondo della presenza degli Skrull.

Le poesie di Carver si riallacciano alla battuta di Paul Robeson nell’episodio 1

La battuta di Paul Robeson nel primo episodio sembra una prefigurazione. Nel nostro mondo, Robeson disse al New York Times, a proposito di quanto amava l’URSS: “Qui non sono un negro, ma un essere umano per la prima volta nella mia vita… Cammino in piena dignità umana”.

L’idea di camminare con dignità è diventata fondamentale per i personaggi della serie. Priscilla chiede a Fury se l’avrebbe amata se avesse scelto di non assumere una forma umana in casa. Gravik è disgustato dal dover nascondere il suo “vero io” assumendo le sembianze di un terrestre. Gi’ah è altrettanto disillusa dall’idea di andare in giro con il volto di qualcun altro. E il povero Fury ha difficoltà a camminare con gli stessi panni che usava quando l’idea di Nick Fury era più potente del presente.

Alla fine di questa serie Disney+, la speranza è che gli Skrull trovino una colonia sulla Terra o tra le stelle dove non debbano nascondersi per essere accettati. Sebbene Talos possa pensare che non ci sia nulla di male nel dover dimostrare la propria bontà in ogni occasione, sua figlia e Gravik non hanno tutti i torti.

Anche se un po’ goffa, l’idea degli Skrull come popolazione di immigrati è affascinante nel panorama attuale. In effetti, l’intero concetto meriterebbe un’esplorazione a sé stante. Ma gli ultimi abitanti della Terra dovranno probabilmente accontentarsi di un po’ meno della loro piena dignità nel cammino verso il futuro.

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