NerdPool.it Film Un viaggio nell'horror: le 7 scene più iconiche

Un viaggio nell’horror: le 7 scene più iconiche

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Il genere horror ha sempre affascinato il pubblico (di fan, di adulti… ma non solo), spingendolo lo spettatore a cercare di superare i limiti imposti dalla paura e a lasciarsi andare a tensione e scariche di adrenalina. A questo proposito, il cinema ci ha regalato scene che sono rimaste impresse nella memoria ti tutti, diventando dei veri e propri simboli della cultura pop.

Le sette scene riportate sotto, rappresentano – secondo noi – solo una piccola parte del vasto e inquietante mondo dell’horror. Ognuna di esse ha avuto un impatto, influenzando non solo il genere, ma anche la cultura popolare nel suo complesso. Da “Psycho” a “Scream“, queste sequenze continuano a farci tremare e a rimanere nella nostra memoria… Soprattutto quando è buio e siamo soli…

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La scena della doccia in Psycho

Un film che ha rivoluzionato il genere horror è “Psycho” di Alfred Hitchcock, in particolare la celebre scena della doccia. Qui, Marion Crane, interpretata da Janet Leigh, è brutalmente attaccata da un misterioso assalitore. La combinazione di montaggio frenetico, musica inquietante di Bernard Herrmann e la performance angosciante di Leigh ha reso questa sequenza memorabile. La scena non solo ha shockato il pubblico dell’epoca, ma ha anche stabilito nuovi standard per la suspense e l’orrore nel cinema.

La scena ha influenzato innumerevoli film successivi, diventando un archetipo per le sequenze di morte nei film horror. Inoltre, ha introdotto la figura del killer psicopatico, un elemento ricorrente nei successivi lavori del genere.

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“Here’s Johnny!” in The Shining

In “The Shining” di Stanley Kubrick, la famosa frase “Here’s Johnny!” (In italiano tradotta con “Sono il Lupo cattivo”) pronunciata da Jack Nicholson mentre irrompe sfondando con un ascia la porta del bagno è un momento di pura tensione. La follia del personaggio di Nicholson, Jack Torrance, culmina in questa scena, che rappresenta il definitivo addio alla sua sanità mentale.

La performance di Jack Nicholson, insieme alla colonna sonora, all’angolazione della ripresa e all’illuminazione rende questa scena un punto culminante nel panorama dell’horror.

L’arrivo di Samara in The Ring

Nel film “The Ring“, la scena in cui Samara appare sullo schermo della televisione è un momento che ha terrorizzato gli spettatori. La sua presenza inquietante, con capelli lunghi e neri e il volto pallido, rappresentano una delle manifestazioni più iconiche del soprannaturale.

La costruzione della tensione, con una telecamera che si avvicina lentamente alla televisione, crea un’atmosfera devastante per chi guarda, quasi opprimente. Questo momento ha reso il film un classico del genere e ha rilanciato il fascino per le storie di spettri e demoni.

Il terrore viene dall’acqua ne Lo Squalo

Nel classicissimo e iconico “Lo Squalo” (“Jaws” in originale) di Steven Spielberg, la scena in cui il grande squalo bianco emerge dall’acqua rappresenta un momento iconico del cinema horror. La tensione accumulata, accompagnata dalla musica di John Williams, crea un’atmosfera di paura palpabile.

La presenza invisibile dello squalo e la paura dell’ignoto colpiscono gli spettatori, trasformando la spiaggia in un luogo di terrore. Questo film ha anche segnato l’inizio di una nuova era per i film estivi, combinando horror e avventura.

La telefonata in Scream

Una delle scene più iconiche dell’horror moderno ci è stata regalata da “Scream” di Wes Craven. L’apertura del film, con Casey Becker (Drew Barrymore) che riceve una telefonata inquietante, ha fatto scuola nella costruzione della tensione. La conversazione, che inizia con un tono leggero, si trasforma rapidamente in una minaccia palpabile.

Possiamo dirlo tranquillamente, questa scena ha reinventato il genere slasher, introducendo il concetto di meta-narrativa. I personaggi sono consapevoli dei canoni dell’ horror, il che aggiunge un ulteriore livello di tensione. La morte di Casey, un personaggio inizialmente di alto profilo, ha scioccato gli spettatori e ha stabilito il tono per il resto del film.

La scena della maschera in Halloween

Un’altra scena che ha definito l’horror è quella in cui Michael Myers indossa la sua maschera in “Halloween“. La semplice vista di un uomo con una maschera bianca priva di espressione è diventata sinonimo di terrore.

La maschera rappresenta l’anonimato e la disumanizzazione, rendendo il personaggio ancora più spaventoso. Questa scelta stilistica ha influenzato generazioni di slasher, creando un modello per i film horror successivi.

La scena del pozzo in The Blair Witch Project

The Blair Witch Project” ha rivoluzionato il modo di fare horror e la scena in cui i protagonisti si avventurano nel pozzo è un perfetto esempio della tensione crescente. Qui, l’uso del “found footage” crea una sensazione di realtà che intensifica la paura.

I pochi effetti speciali e la brillante recitazione rendono ogni suono e movimento ancora più inquietante. La sensazione di impotenza e claustrofobia è palpabile, catturando l’attenzione degli spettatori fino all’ultimo secondo.


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