NerdPool.it Fumetti Dylan Dog 414: Giochi Innocenti - Recensione

Dylan Dog 414: Giochi Innocenti – Recensione

È da poco uscito in tutte le edicole Dylan Dog 414: Giochi Innocenti. Questo mese la solita dose di orrore è gentilmente offerta da Paola Barbato e Paolo Martinello sotto l’occhio attento di Sergio Bonelli Editore e dell’ormai consueto curatore della serie Roberto Recchioni. Vediamo in breve la trama di questo numero.

TRAMA

Dylan è alle prese con un filmato arrivato sul suo smartphone, che non riesce a visionare data la scarsa dimestichezza con la tecnologia digitale. Si tratta di un’invocazione di aiuto da parte di Allie, la piccola figlia di un’amica di Rania. La bambina è terrorizzata da un’oscura presenza che si trova nella sua camera da letto. E, poco tempo dopo, Allie scompare nel nulla…

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CONSIDERAZIONI GENERALI

Dopo il ciclo 666 e il trittico di storie con il ritorno di Mana Cerace, negli ultimi mesi si è tornati a storie autoconclusive ma sempre con alcuni elementi di fondo che collegano i vari albi. In Giochi Innocenti è posto sotto la lente d’ingrandimento il rapporto tra Dylan e l’ispettrice Rania. In questo “nuovo” mondo post-Ciclo della Meteora, i due hanno avuto una relazione in passato, ma la loro storia non è finita nel migliore dei modi. Sono però costretti spessissimo, loro malgrado, a collaborare per risolvere le indagini. Questo albo, in particolare, approfondisce il passato di Rania. Scopriamo infatti che la ragazza ha perso sua sorella, scomparsa misteriosamente una notte quando era molto piccola.

Quando il video di Allie arriva sul cellulare di Dylan, Rania non riesce a non seguire Dylan nelle indagini, perché questo caso sembra avere parecchie somiglianze con la sparizione di sua sorella. I due mettono in atto un’indagine parallela e Dylan arriva presto a capire che c’è qualcosa di innaturale e di diabolico in atto. Inoltre, scopre che negli ultimi anni sono stati davvero tanto i bambini scomparsi. Rania sarà costretta a fare i conti con il suo passato e a superare, forse, in questo modo il trauma che si porta dietro da anni.

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La tecnologia è sempre più presente nelle ultime storie dell’Indagatore dell’Incubo. Se una volta Dylan restava l’unico retrogrado in una società di fruitori di computer e smartphone, ora si sta adattando sempre più a utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione. In questa storia lo vediamo persino parlare in videochiamata con Groucho, inviare messaggi per chiedere aiuto durante le indagini o utilizzare il GPS per orientarsi.

CONCLUSIONE

Paola Barbato ha realizzato una storia piuttosto intrigante che, oltre a scavare nel passato di Rania, offre anche un interessante spunto di riflessione sulla felicità dei bambini e sulle paranoie e i problemi che invece angosciano quotidianamente gli adulti. Martinello, dal canto suo, è bravissimo nel differenziare in modo evidente, pur rendendole comunque ben amalgamate, le tavole ambientate nel presente e quelle che riguardano i ricordi dell’ispettrice. Forse non il migliore Dylan Dog degli ultimi mesi, ma un albo piacevole che intrattiene e con un finale che fa riflettere. Ci vediamo il prossimo mese!

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In Giochi Innocenti è posto sotto la lente d'ingrandimento il rapporto tra Dylan e l'ispettrice Rania. Paola Barbato e Paolo Martiniello hanno realizzato una storia piuttosto intrigante che, oltre a scavare nel passato di Rania, offre anche un interessante spunto di riflessione sulla felicità dei bambini e sulle paranoie e i problemi che invece angosciano quotidianamente gli adulti.Dylan Dog 414: Giochi Innocenti - Recensione