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Radiant Black 2: Team-up – Recensione

Torna la nuova grande saga supereroistica che ha riscosso un incredibile successo: Radiant Black! A tre mesi di distanza dall’uscita del primo volume, Saldapress pubblica la seconda uscita, intitolata: Team-Up. Ora è tempo di tornare a essere degli eroi!

Insieme

Tutti i possessori di un radiant si ritrovano insieme a fronteggiare un nemico sconosciuto. Un avversario nuovo che non perde un attimo di tempo e li attacca immediatamente. Gli attacchi e i poteri dei radiant non scalfiscono assolutamente il loro nemico, questo è troppo forte e addestrato per farsi impensierire da novelli eroi. Non resta che una cosa da fare: scappare.

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La fuga dei radiant è sempre breve, il loro avversario riesce costantemente a raggiungerli e a metterli nuovamente in difficoltà. Marshall riesce a risvegliare un nuovo potere del suo radiant e così, in qualche modo, riescono a neutralizzare la minaccia più incombente, ma nuovi avversari stanno per fare la loro comparsa…

Ospiti e costanti

Questo secondo volume conta tantissimi co-sceneggiatori, disegnatori e coloristi ospiti che elencarli tutti sarebbe un’impresa impossibile, oltre che un esercizio di stile privo di senso. Vogliamo concentrarci sulla scrittura di Kyle Higgins, l’autore principale e responsabile del progetto. Il creatore di Radiant Black dimostra ancora una volta grande maestria nel gestire questa storia, ma in questo secondo volume purtroppo si nota una narrazione troppo veloce in alcuni punti. Le domande sul mondo non fanno che aumentare, mentre la mancanza di risposte, per alcuni, potrebbe risultare un problema.

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Marcelo Costa, l’artista della serie, non è presente in tutti i capitoli, ma i disegnatori ospiti non fanno certo rimpiangere l’artista che è comunque responsabile del capitolo graficamente più impegnativo di tutti. Il decimo albo americano è un punto di svolta per tutta la storia e Marcelo mostra tutta la sua versatilità con tecniche differenti, che si amalgamano per quello che, finora, è uno dei momenti chiave di tutta l’opera. 

Un risultato così eccelso non sarebbe stato possibile senza un colorista d’eccezione quale è Igor Monti. L’artista italiano dimostra tutte le sue abilità all’interno di quel capitolo, trova soluzioni cromatiche capaci di esaltare le differenti tecniche di disegno presenti.

Il prossimo paragrafo parla in maniera dettaglia del decimo capitolo e, se non avete ancora letto il secondo volume di Radiant Black, vi consigliamo di fermarvi qui e di tornare a leggere le nostre considerazioni solo una volta terminata la lettura.

Viaggio introspettivo

Marshall è entrato nell’Esistenza, un luogo onirico, dove esiste solo la verità, per salvare la vita di Nathan. Qui scopre che il temuto avversario che è riuscito a sconfiggere insieme agli altri radiant è diventato parte dell’esistenza. L’aliena creatura sarà la guida di Marshall all’interno di quello spazio, ma lo abbandonerà poco prima della sfida finale: ammettere la verità dei propri sentimenti

Queste pagine rappresentano il viaggio dell’eroe di Marshall, il suo grande momento di crescita. Il grande cambiamento di Marshall, con incredibili conseguenze come il risveglio di Nathan, passa, come ogni cambiamento di noi stessi, dalla comprensione di sé stesso. L’incapacità di vedersi migliore, unita alla consapevolezza di odiarsi perché gli altri sembrano migliori di lui, porta Marshall a diventare consapevole e a essere pronto per le difficoltà che arriveranno.

Questo lato psicologico, più introspettivo, seppur archetipico, risulta fresco in ambito supereroistico perché difficilmente viene raccontato in maniera così evidente.

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Il secondo volume di Radiant Black non delude, aumenta ancora di più la posta in gioco in questo nuovo universo narrativo. Gli spunti narrativi sono molteplici, alcuni sviluppati troppo rapidamente, ma non per questo meno intriganti. Il lato artistico resta di altissimo livello e qui raggiunge il suo apice. Bentornati nell’Esistenza.Radiant Black 2: Team-up - Recensione