Amazon Prime Video ha rilasciato il 3 aprile una nuova serie tv, Tales from the Loop. Ecco di seguito la nostra recensione no spoiler su questo show di genere sci-fi.
Come spesso cerco di fare quando mi trovo davanti a prodotti di un certo tipo, sci-fi sì ma dove ci siano certi evidenti messaggi dietro, anche qui la mia recensione, si ribadisce il più possibile no spoiler (non vi spiegherò i personaggi al dettaglio o cosa succede nei singoli episodi a loro ecco, non troverete qui una trama), sarà frutto di impressioni a caldo e a freddo, di un’analisi personale di quanto ho potuto vedere, di cosa Tales from the Loop mi ha lasciato.
Il tutto senza alcun condizionamento dato che spesso è un attimo in questi casi sviare dalle proprie importanti sensazioni e riflessioni. Probabile dunque che certe interpretazioni siano estremamente personali e che non troverete un’analisi tecnica di determinate cose ma più basata sulla sceneggiatura, basata su una notevole gamma di tematiche, a loro volta non poco complesse.
Cercherò inoltre di tentare di consigliare un approccio di visione alla serie per chi giunge qui per semplice curiosità.
Cosa è Tales from the Loop?
Più banalmente una nuova serie Amazon Prime Video (potete dunque gustarvela in streaming se avete un abbonamento al famoso servizio e potete averla già anche doppiata in italiano); si tratta di una singola stagione composta da 8 episodi da circa un’ora l’uno.
Veniamo ora ad analizzare cosa c’è dietro questa composizione che, lo premetto, è davvero ben costruita.
Guardando Tales from the Loop sembra in parte di esser catapultati in un mondo surreale, tra fiabe antiche e moderne. Una panoramica di percorsi di vita alternativi.
Potrei azzardare che si ritrovano anche alcune atmosfere in stile Stranger Things, tra alcune particolarità storiche e la concezione stessa del “loop”, che si trova “underground“. Non siamo nel sottosopra ma in effetti anche qui l’elemento misterioso è presente; non sappiamo di preciso cosa tutto significhi.
La differenza principale però è che in questa serie Amazon alla fine non è importante il mistero del Loop in sé. Se volete spiegazioni e risoluzioni beh, (forse) non aspettatevele.
Tales from the loop, come da titolo, è una serie di storie. No, non si tratta di un’antologia ma di un qualcosa di davvero particolare.
Difficile non fare spoiler perché sicuramente il bello di questa serie Amazon è anche scoprirne la costruzione, implicita però, si è detto, nel titolo stesso.
Diversi sono i personaggi protagonisti, con connessioni varie tra loro. Queste vengono affrontate, per non meglio dire, rivelate, episodio dopo episodio. Rimangono ugualmente di importanza relativa perchè forse la connessione più importante che viene risaltata è quella tra i singoli ed il tutto, tra le diverse cose e persone, con interazioni anche con la natura, l’artificiale (i robot ad esempio) ed una compresenza che, alla fine, risulta molto interessante proprio per il modo in cui viene posta.
Ciò che rimane è quanto di più profondo viene affrontato in ogni singolo episodio.
Tales from the loop è il rendere possibile l’impossibile.
Da una speranza oltre la morte, a quel secondo che dura un’eternità, a salti temporali; troviamo un multiverso, diveniamo spettatori di incontri… e scontri.
Sono storie di fantascienza quelle narrate in questi episodi, eppure tremendamente umane.
Sono storie rappresentative dell’uomo, dal padre di famiglia alla madre con rimorsi, dal ragazzo senza futuro a quello bullizzato, dal sesso visto come proibito all’omosessualità; vengono sdoganati diversi tabù, specialmente del “tempo” ma così attuali, con una naturalezza che forse è davvero l’unico modo per far trasparire un certo messaggio, ben chiaro per tutta la durata della serie.
In Tales from the Loop abbiamo nel contempo l’approfondimento dei rapporti di coppia, la ricerca della perfezione all’interno degli stessi, brevi e intensi, lunghi e persi per strada; storie di bigottismo ed incoerenza, di tradimenti, di lavoro, di routine spezzate; storie di amore, di paure, di delusioni, di affetto e gentilezza. Sì, in maniera non banale, scorrevole, a volte spiazzante, approfondita il giusto, questa serie Amazon è anche tutto questo. Non tratta le cose superficialmente ma lascia anche molto spazio allo spettatore, molta libertà di pensiero ed interpretazione. Quasi impossibile non riuscire a rivedersi in davvero nessuno dei personaggi presentati o in nessuna parte delle storie che avvengono in questo “Loop”.
Però, proprio quando si esce dal loop, dalla routine, si ha un nuovo percorso che spesso porta a cambiamenti a prima vista negativi ma spesso poi positivi.
A volte basta sapere aspettare.
A volte basta saper cogliere degli insegnamenti impartiti da lezioni talvolta non volute, anche scomode.
Certo, non sempre, si ribadisce, si hanno risvolti positivi e spesso l’amarezza, una notevole tristezza, dei sentimenti anche contrastanti, fanno da padroni a diversi episodi. In fondo però non è così anche la vita? Riserva gioie e dolori ma vale la pena di esser vissuta perchè le sorprese non sono mai finite.
Ed ecco quello che, ad azzardare, potrei dire cosa è Tales from the Loop: la storia della vita .
Decisioni che vorreste cambiare, insegnamenti dal passato, sogni diventati realtà, incubi rivelatisi errati. L’interrogarsi su quanto possa pesare l’egoismo nelle nostre scelte anche, come ogni cosa influenzi le altre storie, le altre persone (e non).
Alla fine Tales from the Loop è una serie dove la componente sci-fi serve praticamente solo ad esplorare oltre i limiti i vari pensieri sui misteri della vita. Anche i tanti “what if…?” si potrebbe dire.
Il Loop è un’espediente. Non abbiamo un’unica storia, si è detto, ne abbiamo tante; ogni persona è collegata all’altra ed in un luogo dove davvero tutto può succedere. E non importa capirne il perchè. Su questo la nuova serie Amazon sembra, si ripete, essere molto chiara.
Ogni ambientazione, intesa come temporale, è inoltre ben resa tramite piccole attenzioni, rari particolari. Rimane in ogni caso uno sfondo perchè i veri protagonisti siamo noi. E lo siamo delle nostre stesse vite che, molto spesso, sia in positivo che in negativo (si ribadisce ed anche qui il messaggio è chiaro), possono prendere pieghe inaspettate.
Ci possono essere lutti, ritrovi, malattie ma alla fine il concetto è: si nasce, si cresce, si muore. A tante domande non abbiamo risposte nella realtà e non si hanno nemmeno in Tales from the Loop.
La costruzione di questa stagione poi è decisamente circolare. Più uno va avanti di episodio in episodio più la comprende e si capisce dove la serie Amazon voglia andare a parare. E si inizia a quel punto (o almeno, così è stato per me, che all’inizio pensavo solo a certi “misteri”, non senza un certo ammaliamento) a godersi semplicemente la storia della vita. A immedesimarsi in quanto di più assurdo succede, trasponendolo nelle piccole grandi cose del reale quotidiano.
Tales from the Loop, pur essendo composta da soli 8 episodi, tra l’altro ben distinti, a me ha dato quasi l’effetto di un film a capitoli più che di una serie tv. Il prodotto è davvero ben confezionato ed esaustivo, abbiamo un inizio ed abbiamo una fine. In quel cerchio succede di tutto. Ed è un cerchio che continuerà a ripetersi, infinito come la storia, infinito come la vita dell’essere umano, non del singolo. Eppure, quest’ultimo è importante ed unico (anche a prescindere dall’aspetto).
E dietro tutto quello che succede sembra anche esserci una grossa componente di accettazione in un messaggio implicito e della serie ‘prima si accettano delle cose prima si ritorna a vivere’, a godersi quanto succede dato che, specialmente per certe cose, non possiamo farci nulla. Come nella vita, anche in questa serie ci lasciamo almeno in parte trasportare dalla successione degli eventi, rimaniamo quasi passivi. Ognuno, si ribadisce, ne può trarre diverse conclusioni, farne riflessioni o meno. L’attività è cerebrale.
Non aspettatevi dunque una più canonica storia sci-fi, non vi preoccupate troppo dei twist e dei misteri; meglio forse concentrarsi sulle lezioni che ogni episodio ha da offrire e sul messaggio (a dire il vero sono molteplici) generale che questa serie Amazon offre.
La sci-fi, si ribadisce, componente onnipresente, è in realtà completamente al servizio di “altro”, rende solo più accattivante la visione. Se volessimo poi trattare più nello specifico di altri ambiti tecnici al di là della sceneggiatura, volta, si è detto, a un mistero forse ancor più complesso, possiamo forse pensare alle diverse interpretazioni. O almeno, questo è quanto la sottoscritta ha (volutamente) notato. Il cast è infatti composto anche da attori molto in gamba. Non si può non apprezzare il lavoro svolto, ad esempio, da Jonathan Pryce. Un attore che non ha forse nemmeno bisogno di presentazioni. Ma tutti, dai più piccoli ai più grandi, alla fine convincono con le loro perfomance spalmate nei vari episodi.
Si notano anche molti momenti di silenzio, a valorizzare il pensiero o le parole dietro gli sguardi. Dall’innocenza di un bambino, da quella di una bambina, sino al naturale invecchiamento: Tales from the Loop rappresenta davvero un microcosmo. Anzi, è il Loop stesso ad esserlo. Un nome che, tra l’altro, sembra appunto non esser messo a caso, perchè ben rappresenta la ciclicità degli eventi.
Tales from the Loop non è dunque una serie tv sci-fi canonica né, si direbbe, presuppone altre stagioni, a meno di non renderla antologica (il che avrebbe senso). Questa prima stagione è un “film” unico, senza sequel necessari. Una seconda stagione, sulla base di quanto precedentemente espresso, non so quanto sarebbe auspicabile.
Proprio per questi motivi, stranamente, mi sento di consigliarne la visione anche a coloro che forse non son avvezzi a serie tv o non vogliono comunque prodotti a rischio cancellazione senza un finale o che siano composti da una quantità enorme di stagioni e relativi episodi.
La visione scorre come la vita; in “un batter d’occhio” sei già alla fine ma il bagaglio che ti porti dietro, quello è importante. Vivere. Semplicemente vivere.
Voi avete già visto Tales from the Loop? O ne siete incuriositi? Sono l’unica a cui questa serie Amazon ha fatto fare forse voli pindarici (come chi sarà arrivato a leggere sino in fondo questa recensione avrà ben notato)? Fatecelo sapere!
Continueremo ad aggiornarvi a riguardo.
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