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Titans 2 depotenzia i suoi protagonisti – la recensione

La seconda stagione di Titans parte più che bene, ma tra gli alti e bassi della seconda parte naufraga in un final season che rispecchia i suoi difetti e i suoi pregi. La serie DC Universe depotenzia alcuni dei suoi eroi per renderli più inerenti al contesto, ma incappa in alcune scelte discutibili che fanno storcere il naso. Ecco la nostra recensione:

Dal 10 gennaio arriverà su Netflix la seconda stagione di Titans, e come sapete NerdPool l’ha già seguita in contemporanea con gli Stati Uniti. Questa recensione avrà una prima parte NO SPOILER, mentre quando sarà il momento di analizzare alcuni avvenimenti vi avviserò prontamente, in modo che chi non ha ancora visto la serie potrà decidere di non proseguire.

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TITANS – STAGIONE 2

La serie riparte da dove si era interrotta nella prima stagione. “Trigon”, il primo episodio si è però rivelato essere il vero finale della stagione precedente, con un epilogo che ha introdotto Deathstroke e altri elementi interessanti che avevamo già scoperto nella campagna pubblicitaria. Come già riportato più volte, il finale della prima stagione doveva essere ben diverso, e se volete lo trovate cliccando QUI.

Il primo episodio non fa altro che aumentare l’attesa per il resto dello show, e la scelta di non chiudere la vicenda Trigon e cambiare il finale della prima stagione è forse stata ripagata in parte dal modo in cui è stato scelto l’epilogo di questo episodio, dove vengono fatti debuttare Deathstroke e Bruce Wayne. Resta comunque il dubbio, perchè già alla seconda puntata si ha l’idea che il primo episodio sia slegato dal resto, e alcuni dialoghi non faranno altro che confermarlo.

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Bruce Wayne e Deathstroke

Se Batman è stata un’ombra pesante nella prima stagione, nella seconda non ci sarà praticamente traccia, perchè a fare le sue comparse sarà esclusivamente un vecchio, ma enigmatico Bruce Wayne. L’interpretazione di Iain Glen è una piccola chicca in una serie che ha un cast per la maggior parte molto giovane. Ciò che viene rappresentato in questa stagione non è Batman, ma solo e semplicemente Bruce Wayne, e paradossalmente questa diventa un’ombra ancora più pesante di quella ereditata da Batman.

Un altro nuovo personaggio che merita una citazione tutta sua e quello di Deathstroke, per cui vi invito di sentire almeno una volta con la voce originale di Esai Morales. Il modo in cui Slade Wilson accoglie il ritorno dei Titans, e le trame delle puntate successive strizzano l’occhio al Contratto di Giuda visto nei fumetti.

La struttura degli episodi è da seguire attentamente, perchè tra intere puntate “flashback” e salti temporali si potrebbe fare confusione, e rispetto alla prima stagione questo spesso risulta essere un punto debole. Titans 2 non è quello che probabilmente si aspettava la maggior parte del pubblico, infatti è spesso confusionale e inclodunte in alcuni suoi passaggi, ma resta comunque un buon prodotto, anche se il buon risultato della prima stagione diventa appena sufficiente nella seconda.

DOPO LA PROSSIMA IMMAGINE PARTIRA’ LA PARTE CON SPOILER

Fino al quinto episodio, lo show mantiene un livello molto alto, e “Aqualad“, puntata piena di riferimenti agli Atlantidei, alla patria di Aquaman, e poi ThemisciraParadise Island, ha approfondito i problemi personali dei protagonisti, trasformando così tutto il resto in uno splendido scenario. Qui però mi sorge il primo dubbio, e la morte di Aqualad conferma come i protagonisti siano stati depotenziati rispetto alle loro versioni cartacee.

Al sesto episodio Titans ha il suo picco più alto, infatti “Conner” è la puntata che presenta le origini Superboy e risulta essere la più apprezzata dal pubblico. Inoltre fino a questo episodio la trama resta ancora capibile e tenuta insieme dalle varie sottotrame, ma dall’episodio dopo comincia la fase di bassi e alti.

Bruce Wayne” è l’episodio più strano, dove il protagonista del titolo non è praticamente reale, e porta Dick a sembrare quasi pazzo. Una scelta srana che si porta dietro alcuni strascichi che non verrano risolti, non in questa stagione. A volte si ha l’impressione che ci sia troppa carne al fuoco, come CADMUS e il suo progetto Rakshasa, e il prossimo arrivo di Starfire, e spesso le cose vengono chiuse troppe frettolosamente. Se torniamo indietro e pensiamo alla velocità con cui Trigon è stato messo da parte, non mi stupisce il destino riservato a Deathstroke.

Un final season a tratti imbarazzante

Il finale di stagione registra davvero molte incongruenze, alcune sono presentate come un mistero da risolvere, vedi Bruce Wayne su Elko. Altre invece non sono state risolte affatto e mai lo saranno probabilmente, come il motivo per cui Batman sapeva come doveva essere il costume di Nightwing, visto che Dick è stato ispirato da una leggenda latina che ha scoperto durante la sua prigionia.

Inoltre il modo di far morire Donna l’ho ritenuto orribile. Questa morte poteva essere estremamente più drammatica e spettacolare. Potevano farla sacrificare per uccidere Deathstroke nella sua vendetta personale, invece sembra qualcosa di completamente imbarazzante. Vedere un’amazzone che può resistere con estrema calma ai colpi di Conner, per poi morire folgorata è stato un momento davvero assurdo. Mi consolo pensando che tornerà, e che non sia morta realmente come ci hanno fatto intuire.

L’altra morte eccellente è quella di Deathstroke, e anche qui si apre il capitolo dei momenti imbarazzanti dell’ultima puntata. Il villain perfetto viene eliminato in poche scene e praticamente ad inizio puntata, in una sequenza di scena che purtroppo viene anche montata male, così come il “ritorno” di Jericho. Per fortuna la puntata finale mostra anche momenti entusiasmanti e toccanti, ma non basta a rendere questa stagione buona come la prima.

In attesa della terza stagione

Titans dovrebbe essere la punta di diamante dell’universo DC, ma se già la prima stagione di Doom Patrol l’aveva ampiamente superata, e la cancellata Swamp Thing non era per nulla da meno, questa seconda stagione ha sicuramente perso del di terreno. Speriamo che la terza stagione ritrovi il percorso che la prima aveva forgiato. Sicuramente rimane un buon prodotto, che avrebbe potuto dare molto ma molto di più.

Sinossi seconda stagione di Titans

Nella seconda stagione, a seguito del catastrofico incontro con Trigon, Dick forma nuovamente i Titans. Sotto la sua supervisione nella loro nuova casa alla Titans Tower, Rachel, Gar e Jason Todd si allenano insieme per perfezionare le loro abilità da eroi e lavorare come un team. A loro si uniscono Hank Hall e Dawn Granger aka Hawk e Dove, insieme a Donna Troy aka Wonder Girl. Proprio quando i Titans originali tentano di passare ad una vita regolare, un vecchio nemico riemerge e tutti dovranno riunirsi per occuparsi di affari incompiutiMentre questa famiglia di nuovi e vecchi Titans – inclusi Conner Kent e Rose Wilson – impara a coesistere, l’arrivo di Deathstroke mette in luce i peccati dei vecchi Titans, che minacciano di strappare di nuovo a pezzi questa nuova famiglia.

Titans 2

Il cast di Titans è composto da Michael Mosley (Doctor Light)Natalie Gumede, che vestirà panni di Mercy Graves, e di Drew Van Acker come AqualadEsai Morales nei panni di DeathstrokeIain Glen (Batman), Chella Man nei panni di Jericho e l’attrice Chelsea Zhang in quelli di RavagerJoshua Orpin sarà SuperboyBrenton Thwaites come Dick Grayson “Robin“, Starfire (Anna Diop), Raven (Teagan Croft), Hawk (Alan Ritchson), Dove (Minka Kelly), Beast Boy (Ryan Potter). Conor Leslie è Donna Troy e Seamus Dever è il demone Trigon.

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La seconda stagione di Titans parte più che bene, ma tra gli alti e bassi della seconda parte naufraga in un final season che rispecchia i suoi difetti e i suoi pregi. La serie DC Universe depotenzia alcuni dei suoi eroi per renderli più inerenti al contesto, ma incappa in alcune scelte discutibili che fanno storcere il naso. A salvarla sono i suoi protagonisti e alcune puntate davvero di ottimo livello, su tutte "Conner", un episodio che presenta Superboy in tutto il suo splendore.Titans 2 depotenzia i suoi protagonisti - la recensione