NerdPool.it Star Wars: Ahsoka 1x05 - La Recensione del Quinto Episodio!

Star Wars: Ahsoka 1×05 – La Recensione del Quinto Episodio!

Entriamo nella seconda metà della nuova serie TV Disney+ con il quinto episodio, diretto e sceneggiato da Dave Filoni, un gioiello per la saga e una gioia che colma il cuore di ogni appassionato. L’1×05 di Ahsoka dà un un’ultima occhiata al passato per volgere il suo sguardo al futuro.

L’ultimo episodio ci aveva lasciato in trepidante attesa, e con l’arrivo di questo quinto episodio intitolato “Guerriera Ombra“, troviamo una puntata ricca di tematiche cruciali per Star Wars e un grande quantitativo di easter egg.

- PUBBLICITÀ -

Dave Filoni ci ha certamente stregato con questo episodio, inaspettato e sorprendentemente più che riuscito, accolto con grande gioia dai fan. Le motivazioni di questo successo sono date dal prodotto stesso, in quanto nell’1×05 noi abbiamo un mix dei temi più “puri” di Star Wars, l’unicità che contraddistingue la saga e un’immersione concentrata nel personaggio di Ahsoka, senza contare la colonna sonora e gli effetti speciali, più la “Guest Star” che tutti stavamo attendendo.

(Attenzione, seguono spoiler sull’ 1×05 di Ahsoka! Proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo!).

- PUBBLICITÀ -

Anakin e l’ultima lezione per Ahsoka

Precipitata nelle acque di Seatos dopo essere stata sconfitta in duello dall’ex Jedi Baylan Skoll, Ahsoka si risveglia nel piano sospeso tra tempo e spazio, chiamato “Mondo tra i Mondi”. In questa dimensione, incontra nuovamente il suo Maestro Anakin, affermando con sorpresa che lui non è cambiato: poiché ci viene mostrato come in Episodio III e The Clone Wars 7, cioè l’ultima volta in cui si sono visti. Rievocando i ricordi della battaglia persa contro Baylan alla sua giovane Padawan, Anakin conferma che per lei c’è ancora una speranza di vivere. Questa frase potrebbe sembrare soltanto mirata a un significato strettamente legato alla sopravvivenza, ma come vedremo nel corso dell’episodio è un riferimento al Lato Oscuro e Chiaro della Forza, come quando spiega ad Ahsoka che il motivo per cui si trova lì è per completare il suo addestramento, consistente nello scegliere tra il “vivere o morire”.

Teorizzato fin dai Jedi dell’antichità, il Mondo tra i Mondi noto anche come Dipersione delle Vergenze è stato visitato da due esseri viventi in carne ed ossa. Ezra Bridger lo visita in Star Wars Rebels 4×13, in quell’occasione la dimensione si mostra come un collegamento spaziotemporale, aprendo dei portali sui vari momenti cruciali nella storia della galassia. Ed è proprio grazie a questo che Ezra riesce a salvare Ahsoka Tano prima che Darth Vader ce la potesse portare via.

Materializzazione della Forza o Illusione?

E considerando che questa dimensione è una concretizzazione materiale della Forza, nonostante ci possa venire il dubbio che l’Anakin che abbiamo di fronte sia un fantasma della Forza (stile Obi-Wan/Yoda), oppure un’illusione, abbiamo la certezza della presenza materiale di Anakin grazie ad una sua frase: il “Questa l’ho già sentita” che pronuncia in risposta ad un Ahsoka restia ad affrontarlo, è simile alla frase pronunciata da Luke Skywalker, il figlio di Anakin che nell’episodio VI gli rivolge queste parole: “Non ti combatterò padre“. Questo ci fa notare quanta cura ai dialoghi e alla saga ci sia nella sceneggiatura e da parte di Filoni. Si presentano quindi due ipotesi: o Anakin è apparso nella mente di Ahsoka, oppure si tratta di una materializzazione della Forza cosmica di Anakin nel Mondo tra i Mondi.

Il Vero Retaggio di Ahsoka

Vi è anche la possibilità che tutto questa avvenga soltanto nella testa di Ahsoka, ma ciò che davvero conta negli avvenimenti di questo episodio è che lei, la nostra Togruta, viene finalmente a patti con sé stessa, comprendendo il significato e il valore del suo retaggio affrontando la sua crisi d’identità dovuta al passato. Un altro dato di fatto è che grazie all’interpretazione di Anakin Skywalker da parte di Hayden Christensen che risulta nostalgica e al tempo stesso diversa rispetto a come lo ricordiamo nei momenti più mitici della trilogia prequel, il duello con Ahsoka irradia complicità tra di loro che a un “recente” fan di Star Wars potrebbe anche sembrare smielata, ma considerando il loro rapporto unico, possiede una logica perfetta.

Ciò che segna principalmente Ahsoka, è che lei sia diventata la Padawan di Anakin nel bel mezzo delle Guerre dei Cloni, con delle responsabilità fin troppo grandi per una bambina e al di sopra della sua esperienza. Le battaglie e le perdite che subisce la segnano nel profondo, e chi ha seguito il funesto lungometraggio animato fino agli episodi della miniserie Tales of the Jedi, avrà sicuramente memoria di un Ahsoka che non riesce a trovare il suo posto nell’Ordine.

Ahsoka cambia costume, una nuova action figure in arrivo?

La Furbetta completa l’Addestramento

E poi, finalmente, ci viene confermato ciò che sospettavamo: Ahsoka ha difficoltà nel gestire il suo ruolo di ex Jedi e di Maestro nei confronti di Sabine proprio a causa del suo retaggio: Un Retaggio di Morte e Distruzione? No, in realtà c’è molto più di questo per la nostra “furbetta”. Anche se ad addestrarla è stato Anakin, colui che doveva essere il Prescelto ma che alla fine ha scelto il lato oscuro della Forza diventando Darth Vader, il Signore dei Sith, ma la realtà è che lui non sarà mai soltanto né l’una né l’altra cosa; ciò che Ahsoka deve accettare e così anche il pubblico, è considerare questa natura di Anakin e separare in questo senso la protagonista da lui, perché solo lei può definire quale sia il suo retaggio.

E rivivendo i flashback della Battaglia di Ryloth e l’Assedio di Mandalore – momenti cruciali del suo addestramento – dove si sviluppa il suo conflitto interno, vediamo anche i Twi’leik nel primo ricordo e i Supercommando di Darth Maul nel secondo, che aiutano a comprendere come si impostano cronologicamente le due scene surreali alle quali assistiamo, e in cui peraltro possiamo osservare un Anakin in due momenti molto diversi della sua vita. Ogni minimo dettaglio è stato curato, dai costumi di Anakin e di un Ahsoka più giovane identici a quelli presenti nella serie animata, oppure possiamo notare la cura usata nell’utilizzo del cameo di Temuera Morrison – almeno la sua voce – nei panni del fantastico Capitano Rex.

Passato e Presente si fondono in questo episodio

Inoltre, l’atmosfera che si respira mentre l’orizzonte è offuscato dalla nebbia e ottenebrare così l’ambiente circostante, è un altro elemento mozzafiato che sarà dipeso anche da un fattore relativo al budget a disposizione ma che ha saputo tenere col fiato sospeso sia il pubblico “nuovo” che i fan più affezionati e legati ai capitoli precedenti.

Quindi il modo in cui sono state realizzate queste scene, non è dovuto soltanto per sostenere il costo degli effetti speciali, ma anche per confonderci riguardo la vera natura dei ricordi e anche delle illusioni, dato che nel corso dei minuti trascorsi nel Mondo tra i Mondi, ci sono attimi in cui Anakin e Ahsoka riprendono coscienza della loro identità nel presente utilizzandola per rivivere quei momenti seppur nelle loro sembianze dell’epoca; ma ci sono anche momenti, anzi la maggior parte, in cui sono completamente immersi nei ricordi del passato. Questo crea una confusione che non arreca alcun tipo di fastidio al pubblico, ma che anzi, affascina poiché mescola perfettamente passato e presente.

La Scenografia che ha scolpito i vari lati di Anakin

Ma un gioco di luci e di fotografia che ci ha particolarmente colpito, lo dobbiamo a Filoni, stiamo parlando della figura di Anakin che si confonde con quella di Darth Vader in diverse scene, in mezzo alla guerra, alla nebbia e sempre in bilico tra il lato chiaro e oscuro della Forza, accompagnate dalla colonna sonora che fa capolino di tanto in tanto.

Ciò che preoccupava in questi episodi era anche il saper gestire lo spazio che occupavano Ahsoka e Anakin, perchè quest’ultimo grazie alla sua presenza avrebbe potuto far tanto clamore da coprire con la sua storia e ricomparsa, il tempo da dedicare alla protagonista Ahsoka; ma questo non è affatto accaduto, ed è sempre merito dell’estrema e zelante cura ai dettagli da parte dell’intero team.

Temuera Morrison presta la voce al Capitano Rex ancora una volta

La Presa di Coscienza di Ahsoka

Tornando alla scena in cui Ahsoka deve compiere una scelta per tornare in vita, quasi come se glielo chiedesse lo stesso Anakin, in cui come abbiamo già detto, lei deve accettare che il suo Maestro non sarà mai né solo Anakin né solamente Darth Vader. A seguito di questo, Ahsoka prende una decisione, sfiorando per l’ultima volta il Lato Oscuro che si riflette nei suoi occhi impugnando la spada laser rossa del Maestro, accetta una metamorfosi che avremo modo di vedere nel nuovo costume bianco a fine episodio. Il quale in realtà ha già indossato nell’ultimo episodio di Star Wars Rebels, quando stava per reclutare Sabine e andare alla ricerca di Ezra.

Questa è una disattenzione da parte di Filoni che forse sarà spiegata meglio più in avanti, ma per ora la teoria che possiamo esporre è che Ahsoka scelse di indossare il grigio poiché si era allontanata dalla sua apprendista in seguito ai vari eventi nefasti, e di cui probabilmente avremo più chiarezza nei prossimi episodi.

Non dimentichiamoci di Seatos

In questo quinto episodio, oltre alle emozionanti scene nel Mondo tra i Mondi, abbiamo anche un contorno narrativo con Hera Syndulla (Mary Elizabeth Winstead) che conduce la missione di salvataggio sul pianeta. Una sottotrama di certo meno intrigante rispetto agli avvenimento di questa puntata nella dimensione sovrannaturale dove Ahsoka viaggia nel passato con il fantasma del suo Maestro, ma vi sono informazioni molto interessanti. Hera, agisce con l’aiuto indiretto della Senatrice Leila Organa.

Qui, Filoni ci ricorda che la Nuova Repubblica in questo punto cronologico della saga è già a pezzi e troppo impegnata in inutili polemiche anche senza dover scomodare il Grand’Ammiraglio Thrawn, invece che pensare al distinguersi nettamente e necessariamente dall’Impero di Palpatine. Ma anche grazie a questi contorni della trama principale, si possono esplorare il carattere, la storia e le sfaccettature dei personaggi come Hera.

Tornando a noi, Hera e la squadriglia di Carson Teva sembrano quasi arrendersi nella ricerca di Ahsoka e Sabine, ma a risolvere e portare a termine la ricerca è Jacen, il figlio di Hera e Kanan Jarrus in Star Wars Rebels. Kanan era un Jedi scampato all’Ordine 66 alla guida dell’equipaggio del Fantasma, con Hera. Kanan ha anche addestrato Ezra, e per qualche tempo Sabine.

Un nuovo Jedi o un Deus ex Machina?

Jacen e la sua sensibilità nei confronti della Forza

Jacen dimostra una forte sensibilità verso la Forza e sembra avere dei poteri dalle alte potenzialità, come l’arrivare a percepire il duello tra Ahsoka e Anakin nel Mondo tra i Mondi.

Ecco, questa è una soluzione inspiegabile se non attraverso la Forza, capace sempre di stupire ma che a volte, come in questo caso, è utilizzata a sproposito per risolvere situazioni della scrittura complesse, a cui si dovrebbe dedicare più tempo e impegno per creare una giusta risoluzione, senza appunto il “magico” elemento della Forza. Certo, magari Jacen è destinato a diventare un Jedi molto potente, ma potrebbe anche trattarsi di un deus ex machina.

Alla fine, sotto indicazione di Jacen, gli Ala X ritrovano e salvano Ahsoka prima che anneghi.

Da lì la nostra protagonista usa la psicometria per rivivere gli ultimi istanti della mappa stellare prima che venga distrutta da Baylan e Sabine venga portata via.

un branco di Purrgil in una delle scene più incantevoli di questo episodio

La conclusione dell’Episodio Miracoloso

L’episodio si conclude con una colonna sonora che si era fatta notare già dalle scorse puntate ma che in questo nuovo capitolo è eccellente, non solo perché richiama le vecchie melodie della saga, ma risulta innovativa. Nell’1×05 siamo sempre stati trascinati da una sceneggiatura e da una scenografia che ci hanno fatto salire la tensione fino a sentirla dentro di noi, risultando con ogni dettaglio in suo possesso, un episodio miracoloso per ogni fan.

Dei Purrgil ne abbiamo già parlato negli episodi precedenti, ma riassumendo brevemente: sono delle “balene spaziali” capaci di attraversare l’Iperspazio. Quindi la soluzione per mettersi alla ricerca di Ezra Bridger era già servita su un piatto d’argento, almeno dalla prima comparsa dei Purrgil in questa nuova serie.

Seguire i Purrgil, passando per Seatos, è anche servito a creare quel senso affascinante di avventura e nuovi propositi in merito anche alla Metamorfosi di Ahsoka e creare una magnifica partenza davanti alla Nuova Repubblica; c’è da dire, siete stati bravi team di Star Wars: Ahsoka, il problema ora è che sarà dura fare meglio di così!


Scopri di più da NerdPool

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

- PUBBLICITÀ - spot_img
Finora, si può dire che il quinto episodio di Star Wars: Ahsoka sia il migliore, perfetto sotto ogni punto di vista e ogni dettaglio è curato con estrema cura in modo zelante. Dalla regia e dall'ingegno di Filoni, alle interpretazioni di Rosario Dawson e Hayden Christensen, agli effetti speciali che ci donano la fusione visiva e alternata di un Anakin in bilico tra il lato chiaro e oscuro della Forza (Ahsoka si trova quasi nella stessa situazione nel suo percorso), e gli avvenimenti del Passato e del Presente da cui non si può tornare indietro; e conseguentemente a tutto ciò vi è Ahsoka che prende una decisione e scende a patti con sé stessa una volta per tutte, segnando la sua metamorfosi in Ahsoka la bianca e dando inizio al suo nuovo percorso dettato dal retaggio che lei sceglie di fare proprio.Star Wars: Ahsoka 1x05 - La Recensione del Quinto Episodio!