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La figlia di Odino di Siri Pettersen – Recensione

Oggi vi parlo di La figlia di Odino, romanzo fantasy uscito l’anno scorso per Edizioni Multiplayer e primo capitolo della trilogia Raven Rings di Siri Pettersen. Un fantasy dall’ambientazione nordica pieno di misteri e intrighi, una lettura davvero imperdibile. Ma se ancora non la conoscete continuate la lettura del post per scoprirlo!

Vi anticipo già che nelle prossime settimane usciranno la recensione del secondo volume della trilogia Raven Rings, Il marciume, e un’intervista all’autrice Siri Pettersen. Continuate a seguirci!

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La trama

la figlia di odino

Il viaggio di Hirka, una ragazzina di quindici anni dai capelli rosso fuoco, inizia quando, morto il padre girovago e guaritore, si ritrova completamente sola al mondo e costretta a fare i conti con la propria identità di “diversa”: vive infatti tra persone del tutto simili a lei tranne che per la coda, elemento distintivo di tutta la stirpe di Ym, di cui lei è priva.

Hirka conosce i poteri miracolosi di alcune erbe e cura con generosità chiunque le si rivolga. Ma il suo altruismo è ricambiato con distacco, diffidenza e talvolta disprezzo, anche da parte di quelle persone che dovrebbero esserle amiche. A Hirka manca anche altro: non sa evocare e non è in contatto col Dono, un’energia che scorre in tutto ciò che esiste. La ragazzina sa che presto verrà messa alla prova durante una cerimonia iniziatica, il Rito, cui tutti i quindicenni degli undici regni di Ymslanda sono obbligati a partecipare, e ha paura di essere smascherata e punita per questa sua inadeguatezza.

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Ymslanda è governata dal Consiglio, formato dai rappresentanti delle dodici famiglie più potenti, che ha sede ad Eisvaldr, cittadella piena di torri e cupole scintillanti. Al di sopra di loro ce soltanto il Veggente, un misterioso corvo accudito e riverito come una divinità. Il potere, però, è intessuto di menzogne, rivalità e favoritismi. C’è anche chi, per accrescere il proprio ruolo, fa uso di sortilegi e stregonerie, accusando Hirka, una cosiddetta “figlia di Odino”, di aver lasciato che gli Orbi, creature mostruose e letali, invadessero Ymslanda attraverso i cerchi di pietra.

In breve tempo, Hirka e Rime, erede ribelle di una delle più importanti famiglie del Consiglio e amico d’infanzia della ragazza, si troveranno a combattere fianco a fianco, ciascuno alla ricerca della propria identità, per sconfiggere gli abusi e svelare i terribili segreti che hanno segnato il destino di entrambi…

Il viaggio di Hirka

Ero un po’ spaventata iniziando a leggere La figlia di Odino perché apprezzo il genere fantasy, ma ho avuto delle brutte esperienze che mi fanno selezionare scrupolosamente le mie letture. L’inizio è lento, con diversi punti di vista e cambi di luogo attraverso tutta Ymslanda. Ciò mi ha un po’ confuso, ma poi, proseguendo la lettura, mi sono appassionata sempre di più alla storia, ma sopratutto al personaggio di Hirka. Volevo assolutamente seguirla e vedere dove l’avrebbe portata il suo viaggio attraverso Ymslanda. Gli incontri e gli scontri, i misteri e le rivelazioni nel conto alla rovescia verso il Rito di passaggio che la ragazza cerca di evitare.

Un mondo ben caratterizzato e spiegato, così come la peculiarità della protagonista che non ha una coda e non è in grado di manipolare il Dono. Il Dono è l’energia che scorre negli esseri umani e nella natura, requisito fondamentale per il Rito. Hirka scoprirà che le hanno nascosto la verità su se stessa e il suo passato. Lei è diversa dagli altri e il suo mondo nasconde segreti e misteri che potrebbero far crollare tutto. Il viaggio di Hirka diventa un viaggio non solo per conoscere se stessa, ma anche per capire il proprio mondo e renderlo migliore per i suoi abitanti. E non poteva certo essere sola in questo viaggio.

Lontano e vicino allo stesso tempo, c’è il migliore amico della ragazza, l’affascinante e idealista Rime, personaggio importante sopratutto nella parte finale, ma in realtà co-protagonista di tutta la storia. Rime è un personaggio complesso che insieme ad Hirka scopre la verità sul suo mondo e questo fa crollare tutte le sue certezze. Per questo il suo cambiamento è forse più forte e importante di quello di Hirka e lo si apprezza per la forza e il coraggio che dimostra nel voler cambiare lo status quo e rivelare a tutti la verità.

Un fantasy appassionante 

La storia è appassionante, l’ambientazione dal sapore nordico variegata e particolareggiata ma senza risultare noiosa. Ci sono molti eventi e misteri, e non ve li svelo qui perché vi rovinerei la lettura. Spero però che questa mia recensione vi spinga a scoprire il mondo di Ymslanda e seguire Hirka nel suo viaggio.

E spero che mi seguirete anche nel prossimo appuntamento con la serie Raven Rings la prossima settimana! Intanto ditemi se avete letto anche voi La figlia di Odino o se lo farete presto 😉 


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